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“Le idee sono semi di possibilità: con la cura della passione, possono crescere fino a cambiare il mondo.”

Questa frase racconta perfettamente l’anima creativa di Donato Ala Giordano che ha pensato e portato al successo, gli Italy Food Awards e i Sardinia Food Awards.

Giornalista ed eclettico imprenditore, Donato ha saputo trasformare un’intuizione in un progetto che celebra il talento, la tradizione e il valore delle eccellenze agroalimentari italiane, mettendo al centro non solo i prodotti, ma anche il cuore e l’impegno delle aziende che li rendono unici.

In un mondo spesso dominato dall’omologazione, gli Awards rappresentano un baluardo di autenticità e ingegno. «Un’azienda che si distingue non produce solo cibo, crea cultura, – afferma Donato – incarnando una filosofia che va oltre la semplice competizione.»

Durante la nostra intervista, ha raccontato il percorso che lo ha portato a creare queste iniziative, rivelandoci dettagli sulle sfide affrontate e i traguardi raggiunti.

Dieci anni fa, Donato Ala Giordano, immerso nel settore del giornalismo golfistico, ebbe l’intuizione che avrebbe cambiato la vita di molti. Afferma: «L’Italia è un mosaico di eccellenze, ma mancava un riconoscimento che ne celebrasse l’intero quadro. Da questa consapevolezza nacquero i Sardinia Food Awards, e di seguito gli Italy Food Awards».

Il suo obiettivo era chiaro, premiare non solo i prodotti, come accade in molti concorsi, ma l’intera azienda, valutandola su criteri che includono una percentuale per la qualità espressa, una per la sostenibilità e un’altra, non meno importante, per il packaging e la comunicazione. Una formula vincente che ha reso i Food Awards un punto di riferimento per le eccellenze regionali e nazionali.

La forza di queste manifestazioni risiede nella loro unicità e ogni dettaglio è curato con dedizione.

«Quando ho iniziato, non immaginavo che questa iniziativa avrebbe avuto un impatto così significativo – spiega Donato -. Già dalla prima edizione, abbiamo avuto una partecipazione entusiasta, ma ciò che mi rende più orgoglioso è la fedeltà della nostra giuria, composta da esperti che, anche dopo un decennio, continuano a lavorare con serietà e trasparenza. Questo ha garantito la credibilità del premio, spingendo molte aziende a migliorarsi per partecipare nuovamente negli anni successivi.»

Uno degli aspetti distintivi dei Food Awards è l’apertura al progresso. «Accanto alle categorie tradizionali, abbiamo introdotto premi speciali, come quello per l’innovazione. Non vogliamo limitarci a celebrare il passato, ma guardare al futuro del settore agroalimentare, incoraggiando nuove idee e pratiche moderne.»

«Il tutto, – precisa, senza usufruire di contributi statali, una scelta che garantisce autonomia e indipendenza organizzativa.»

«Questo ci permette di decidere tempistiche, location e modalità di gestione senza vincoli» – afferma. Tuttavia, la collaborazione con partner locali, come la GDO, le banche e le assicurazioni, è fondamentale per sostenere l’iniziativa. Le istituzioni, pur non contribuendo finanziariamente, partecipano con entusiasmo, patrocinando l’evento e riconoscendone il valore per il territorio. «Siamo orgogliosi di avere il supporto morale di enti come la Regione Sardegna e l’Assessorato all’Agricoltura, che condividono il nostro obiettivo di valorizzare le eccellenze locali» – aggiunge.

L’estensione del progetto a livello nazionale con gli Italy Food Awards ha rappresentato un passo fondamentale. Donato precisa che i premi regionali e nazionali sono distinti. «I regionali promuovono il territorio, mentre i nazionali si concentrano su aziende con una visione più ampia, spesso internazionale.» Un approccio che permette di valorizzare le peculiarità locali e, allo stesso tempo, di proiettare le eccellenze italiane su un palcoscenico globale.

Un mezzo particolarmente efficace, messo a disposizione dei partecipanti, è il bollino ufficiale rilasciato dai Food Awards, riconosciuto come sinonimo di eccellenza.

Donato spiega: «Questo marchio è un potente strumento di comunicazione, che offre, a chi lo espone, un vantaggio competitivo significativo. Sia nel Retail che nell’Horeca, il bollino rappresenta una garanzia di qualità per i consumatori. È un valore aggiunto che dà visibilità e crea fiducia. Condivido un esempio concreto di successo: un’azienda veneta, Bottega Bianchin, ha saputo sfruttare in modo esemplare il bollino Italy Food Awards, ottenendo attenzione e grande visibilità. Questo dimostra come un premio possa fare la differenza.»

Iniziativa che si lega strettamente a quella che partirà dal 2026, quando verrà introdotta nei Sardinia Food Awards, una nuova categoria dedicata all’export, pensata per supportare le aziende italiane nei mercati internazionali.

«Il nostro obiettivo è fornire un aiuto concreto alle aziende che già esportano, offrendo loro un ulteriore riconoscimento per distinguersi in mercati competitivi come quello americano. Questo progetto è già in fase di sviluppo per gli Italy Food Awards e sarà esteso ai regionali nei prossimi anni», anticipa Donato.

Raggiungere il traguardo del decennale non è solo una pietra miliare, è la conferma che la visione iniziale non era solo un sogno, ma una necessità.

Le celebrazioni di quest’anno si terranno sabato 19 e domenica 20 luglio nella suggestiva location Ros’e mari, prevedono una serie di eventi speciali. La due giorni includerà degustazioni, storytelling legati al territorio, una cerimonia snella e una serata di gala con una cena spettacolo e, a seguire, l’intrattenimento di un noto DJ. Inoltre, la domenica verrà organizzato un mercatino per dare spazio ad alcune aziende premiate, di presentare i propri prodotti ai turisti, in un’atmosfera che andrà ad unire convivialità e promozione culturale.

Donato Ala Giordano conclude con un incoraggiamento: «I giovani che partecipano ai Food Awards dimostrano un’attenzione crescente alla comunicazione e alla valorizzazione dei propri prodotti. Il mio consiglio è di sfruttare appieno questa opportunità perché un premio può rappresentare un punto di svolta, non solo per il prestigio, ma per la possibilità di far conoscere il proprio lavoro a un pubblico più ampio.»

Dietro questo grande successo c’è un team di grandi professionisti e soprattutto una filosofia chiara: celebrare non solo il risultato, ma anche il percorso. “La bellezza sta nel viaggio,” afferma Donato, evocando l’idea che ogni premio sia il coronamento di anni di sacrifici, sogni e dedizione. E proprio come un grande regista, ha orchestrato questi elementi, trasformandoli in un palcoscenico dove le eccellenze italiane brillano sotto i riflettori globali.

 

Sara Sanna

Caporedattore
Sarda, scrive da sempre di enogastronomia, da qualche anno in modo professionale. La passione per questi argomenti è una eredità preziosa della sua famiglia dove le tradizioni culturali si sono radicate in simbiosi col piacere di condividere e di godere della scoperta del buon cibo.
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