Home

Esplora

Cerca

Ricette

Locali

Aggiungi qui il tuo contenuto offcanvas
Non servono grandi sogni per cambiare la percezione di un Paese, ma uno sguardo onesto e la determinazione di raccontare ciò che spesso resta invisibile.

Così è nato “Il Mio Viaggio in Albania”, il progetto di Emiliano e Silvana, coppia italo-albanese che ha trasformato un’esperienza personale in una piattaforma capace di attrarre e ispirare migliaia di viaggiatori. I due raccontano il Paese balcanico con uno sguardo libero da filtri, mettendo in luce bellezze e contraddizioni, lontano dagli stereotipi turistici.

Un incontro con l’Albania nato per lavoro

Emiliano Peluso, romano classe 1975, è arrivato in Albania nel 2018 con un’idea imprenditoriale.
«Devo confessare che sono partito carico di pregiudizi, convinto di trovare criminalità, disordine e degrado, come spesso si sente dire in Italia. Arrivato, invece, mi sono sentito disorientato: nulla corrispondeva alle mie aspettative. Ho trovato ospitalità, disponibilità e una realtà molto diversa da quella che immaginavo. Avevo avviato un progetto turistico in Italia con mio figlio e un socio, poi abbiamo scelto di trasferirlo qui per ragioni economiche: agevolazioni fiscali, minori costi di gestione, manodopera disponibile. L’azienda ha avuto un buon avvio, ma poi la pandemia ha infranto il sogno.
Contemporaneamente non ho mai rinunciato a quella che è la mia attività principale, il fitness. Sono un personal trainer certificato, nonché allenatore e preparatore dei portieri, riconosciuto dalla FIGC. Un professionista dello sport».

Ed è proprio la passione per lo sport che gli ha fatto incontrare la sua dolce metà, Silvana Delija

I due si sono conosciuti per la prima volta nel 2018 in palestra, ma è solo nel 2021 che i loro destini si sono incrociati definitivamente. Silvana si era avvicinata al mondo del bodybuilding affidandosi a Emiliano come preparatore. Così è nata la loro relazione.
«A maggio saranno quattro anni che stiamo insieme», sottolinea Emiliano.

Silvana, originaria di Scutari, ha sempre avuto dentro di sé il desiderio di far conoscere l’Albania oltre le rappresentazioni convenzionali.
«Emiliano vive qui, ha quindi il vantaggio di vedere il Paese anche attraverso il mio sguardo. Questo gli dà una prospettiva più completa», racconta soddisfatta.

Secondo Silvana, l’Albania è un Paese dalle mille sfaccettature, in cui convivono aspetti positivi e negativi, come in ogni società.
«Non è tutto bianco o nero. In mezzo ci sono diverse sfumature. È un dato di fatto, non un pregiudizio. In primo luogo, dobbiamo imparare a rispettarci di più. Spesso trattiamo meglio gli stranieri di noi stessi. Dobbiamo ancora compiere un salto culturale nella solidarietà interna», riflette.

Ma quando le si chiede cosa la renda fiera delle sue radici, gli occhi le si illuminano.

«L’Albania ha un potenziale straordinario, fatto di resilienza, di ospitalità e di una cultura millenaria che in pochi conoscono davvero. Quello che mi rende più orgogliosa è proprio quest’energia che sento nelle persone, questa voglia di costruirsi un futuro migliore nonostante tutto e che noi cerchiamo di raccontare».

Una spinta che per Silvana non si esaurisce nel racconto social. Da atleta determinata, sta lavorando per realizzare un sogno personale e collettivo: diventare la prima donna bodybuilder professionista a rappresentare l’Albania nel mondo.
«Non voglio essere solo un’atleta, ma una pioniera. Voglio portare l’immagine dell’Albania oltre i cliché, anche nello sport, in un mondo dove le donne spesso devono lottare il doppio per farsi riconoscere», afferma con determinazione

Un progetto diventato una missione

Attraverso la loro piattaforma “Il Mio Viaggio in Albania”, Emiliano e Silvana propongono un racconto autentico del Paese: non solo mete turistiche, ma cultura, quotidianità, vita reale e cibo. Il loro approccio, diretto e personale, ha trasformato un semplice progetto social in un punto di riferimento per chi desidera scoprire l’Albania oltre i luoghi comuni.

«Il primo post è nato quasi per caso», raccontano. «Eravamo a Fier e dopo una brutta esperienza in un ristorante, abbiamo pubblicato un breve video su TikTok, senza grandi pretese. L’intento non era nemmeno quello di realizzare una vera recensione, ma semplicemente condividere un’esperienza negativa: un prezzo eccessivo rispetto a quello che avevamo mangiato. Il video è diventato virale. La gente ci ringraziava. Da lì in poi questa cosa è decollata. Abbiamo sempre cercato di mantenere lo stesso metro di giudizio ed è proprio questo che ci ha premiato».

Tra influencer e narratori di realtà oggettive

Il loro progetto “Il Mio Viaggio in Albania” è cresciuto in fretta e con esso anche la loro popolarità. Alla domanda se si sentano influencer, Emiliano risponde con sincerità:
«Per forza di cose dobbiamo identificarci anche come tali, il pubblico è cresciuto, ci riconoscono per strada, ci fermano, ci fanno domande, vogliono confrontarsi. Questo ci fa piacere perché spesso da un incontro casuale nascono amicizie, delle connessioni reali, che cerchiamo di coltivare con amore».

Tuttavia, entrambi sono consapevoli delle ombre che il web può nascondere. «Il web è un’arma a doppio taglio», sottolineano.
«Accanto all’affetto sincero, c’è anche chi si sente autorizzato a offendere gratuitamente. Silvana, ad esempio, ha i capelli rasati. Per lei è un’espressione di libertà, ma online ha ricevuto commenti davvero sgradevoli, spesso senza motivo. Queste cose fanno male, ma ci hanno anche insegnato a dare il giusto peso alle parole», confessa Emiliano.

E forse è proprio questo mix di autenticità, coraggio e trasparenza la chiave del loro successo

«Non cerchiamo di piacere a tutti, ma di raccontare le cose come stanno, senza filtri né compromessi. Se dobbiamo darci un’etichetta, preferiamo definirci narratori di verità, più che influencer. Raccontiamo la bellezza, certo, ma anche le difficoltà e le contraddizioni. Perché solo mostrando l’intero quadro puoi davvero capire un Paese come l’Albania», concludono.

“Il Mio Viaggio in Albania” Link

Eridion Gjetja

Albanese di nascita ma sardo d’adozione, da molti anni vive a Cagliari dove si è laureato in Storia e Società. Giornalista, (albo stranieri) da sempre affascinato dalle cronache del passato, ama il mare, la scrittura, ma soprattutto il buon cibo. Dal 2018 collabora con il quotidiano albanese Koha Jonë con l’intento di raccontare la Sardegna ai loro lettori.
Vedi tutti gli articoli
cibo-e-benessere, come-va-il-mondo, in-evidenza","operator":"IN"}],"useQueryEditor":true,"signature":"d25e0480e9e0f7dc8f9d54c3b06a141d","user_id":1,"time":1746144913,"orderby":"rand","post__not_in":[4003],"tax_query":[{"taxonomy":"category","field":"term_id","terms":[23,5,1067],"operator":"IN"}],"paged":1}" data-page="1" data-max-pages="57" data-start="1" data-end="4">