Si è conclusa la 56° edizione del Vinitaly, il salone internazionale del vino e dei distillati. Durante la sua cerimonia inaugurale, ha celebrato l’eccellenza del vino italiano, elargendo premi e prestigiosi riconoscimenti a coloro che hanno maggiormente contribuito alla promozione e alla competitività del settore.
Per il Presidente di Veronafiere, Federico Bricolo: “Vinitaly consolida il proprio posizionamento business e un ruolo sempre più centrale nella promozione internazionale del vino italiano. I dati della manifestazione, unitamente al riscontro positivo delle aziende, confermano gli obiettivi industriali dell’attuale governance di Veronafiere fortemente impegnata a potenziare il brand fieristico del made in Italy enologico nel mondo. Va in questa direzione il rafforzamento della collaborazione con tutti i referenti istituzionali, oggi in prima linea con Veronafiere nel sostenere l’internazionalizzazione del settore”.
“La profilazione degli operatori è tra i nostri principali obiettivi strategici – commenta l’amministratore delegato di Veronafiere, Maurizio Danese -. Un risultato già centrato nella scorsa edizione, quella della svolta di Vinitaly, e proseguito quest’anno anche nei confronti della domanda domestica. In particolare quella del canale horeca attraverso iniziative di comunicazione e marketing che hanno contribuito all’incremento delle presenze italiane. In questi giorni abbiamo registrato reazioni positive da parte delle aziende, dei consorzi e delle collettive regionali. Una iniezione di fiducia in un momento complesso che ci vede impegnati a supportare il principale prodotto ambasciatore e apripista dell’agroalimentare del Belpaese nel mondo”.
Tra i premi assegnati, il “Premio Vinitaly International: Italia ed estero”, insieme ai nuovi riconoscimenti introdotti in questa edizione. Il “Vinitaly Wine Critics Award” e il “Premio Vinitaly 100 anni”, riservato alle realtà consortili che festeggiano il centenario della loro attività.
Premio Vinitaly International “Italia” ed “Estero” 2024
Valentina e Francesca Argiolas insieme a Bruce Sanderson sono stati insigniti di questo prestigioso premio. Valentina e Francesca rappresentano l’azienda sarda Argiolas, che si è particolarmente distinta per la promozione dei vini italiani all’estero e per il loro impegno nell’eccellenza, nell’innovazione e nella sostenibilità. La capacità visionaria dell’azienda ha contribuito ad elevare i vini sardi al livello globale.
Premio Gran Vinitaly 2024
Il miglior vino bianco italiano del 2024 è la Vernaccia di Oristano Doc Riserva 2004 di Silvio Carta, valutato con un punteggio di 96 centesimi. Selezionato per la guida “5StarsWines – the Book 2025“, rappresenta un’eccellenza nella categoria dei bianchi, confermando il prestigio dell’antico vitigno e l’ottimo lavoro svolto dall’azienda sarda.
Premio Angelo Betti – Benemeriti della vitivinicoltura 2024
Elio Carta dell’azienda Silvio Carta di Baratili San Pietro (Oristano) è stato premiato per il suo attuale ruolo di amministratore delegato della storica azienda familiare. Creata da suo padre Silvio, negli anni Settanta, seguendo i cambiamenti dei gusti e delle abitudini dei clienti, ha visto un’importante evoluzione con l’impianto della distilleria e del liquorificio. Oggi, grazie alla sapiente guida di Elio Carta, la storica azienda, produce liquori tradizionali e distillati di alta qualità. Attività che contribuisce alla valorizzazione della vitivinicoltura sarda, e alla promozione del territorio isolano in tutto il mondo.
Vinitaly 2024
La 56^ edizione del Vinitaly ha registrato la presenza di 97mila visitatori, con oltre 30mila operatori esteri provenienti da 140 paesi. Gli Stati Uniti si confermano come il principale mercato estero, seguiti da Germania, Regno Unito, Cina e Canada.
Vinitaly continua a svolgere un ruolo centrale nella promozione internazionale del vino italiano, con obiettivi di crescita e consolidamento del brand fieristico nel mondo.
Tra gli stand, non solo produttori e visitatori ma anche ristoratori, sommelier, uomini d’affari.
Negli ultimi mesi le vendite di vino sono calate, ma a Verona si respira ottimismo e si mira al rilancio delle realtà regionali. I Buyer esteri hanno dimostrato di conoscere i vini esposti, grazie ad una specifica identità che è cresciuta negli anni. E vanno a colpo sicuro nei diversi padiglioni, dove trovano, anche nelle cantine più piccole, una qualità che ha conquistato i mercati globali.
Oltre i numeri, il bilancio del 56° Vinitaly, che si è concluso ieri sera a Veronafiere, ha ribadito la determinazione del ‘Sistema Italia’ a difendere i valori più alti e identitari che questo comparto rappresenta per tutto l’agroalimentare italiano.
A cominciare dalla presenza del Presidente della Camera, Lorenzo Fontana, per proseguire con una importante partecipazione del governo coordinata dal dicastero dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, guidato dal ministro Francesco Lollobrigida, che ha visto intervenire la Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, il vice premier e ministro degli Affari esteri e del commercio internazionale, Antonio Tajani, i ministri del Made in Italy, Adolfo Urso, della Cultura, Gennaro Sangiuliano, del Turismo, Daniela Santanchè e dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara.
La prossima edizione del Vinitaly si terrà a Veronafiere dal 6 al 9 aprile 2025, a sancire l’impegno dell’organizzazione nel promuovere l’eccellenza enologica italiana a livello globale.
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