Fondata nel 1953 da Alfredo Demurtas, la Pan-Dem snc è una delle realtà storiche della panificazione sarda, capace di valorizzare le ricette del passato, interpretandole con uno sguardo attento al presente in ogni fase del proprio percorso.
Con sede a Villagrande Strisaili, paese simbolo della longevità maschile nel mondo, il Panificio Demurtas è oggi guidato con passione e competenza dai figli del fondatore, che ne portano avanti la visione originaria, con uno sguardo sempre attento alle esigenze del mercato contemporaneo. Dalla produzione di pani tipici come “s’angule” e “sa Turredda” fino all’affinamento del “Su Pistoccu”, fiore all’occhiello della casa, l’impresa ha saputo crescere, investire e diversificare, mantenendo saldi i valori dell’autenticità e della qualità.
In questa intervista, ci raccontano la loro storia, l’importanza del riconoscimento ricevuto dai Sardinia Food Awards e il desiderio di innovare senza mai tradire le radici.

Raccontateci brevemente la storia della Pan-Dem, la sua missione e i principali prodotti che offre.
La nostra azienda nasce nel 1953 grazie all’iniziativa di nostro padre, Alfredo Demurtas, che decise di avviare un’attività di panificazione a Villagrande Strisaili. I primi prodotti erano pani quotidiani e pani da cerimonia come “s’angule”, un pane finemente lavorato a base di semola, e “sa Turredda”, un pane di grosse dimensioni a base di patate e semola, noto per la sua lunga conservabilità.
La svolta importante arrivò nel 1970 con l’introduzione di “Su Pistoccu”, un pane tradizionale che fino a quel momento veniva prodotto solo nelle case. Nostro padre fu il primo a commercializzarlo su larga scala, una vera rivoluzione per l’epoca.
Negli anni successivi l’azienda ha investito in tecnologia e ammodernamento, arrivando oggi a operare in un laboratorio moderno di 900 mq, con impianti all’avanguardia.
Oltre ai pani tradizionali, produciamo biscotti sardi, gallette, “Piccoli di Sardegna”, “Carasau d’Ogliastra”, e da circa vent’anni anche panettoni e colombe in varie declinazioni.
La nostra missione è coniugare qualità, tradizione e innovazione, rispettando sempre il consumatore e puntando su materie prime selezionate, preferibilmente sarde, e su processi produttivi certificati secondo gli standard IFS. Il rapporto di fiducia con i nostri clienti è ciò che ci spinge ogni giorno a migliorare.

Qual è il significato e l’importanza del riconoscimento dei Sardinia Food Awards per la vostra realtà e come questo premio ha influito sul vostro lavoro e sulla vostra visibilità?
Il premio dei Sardinia Food Awards ha rappresentato per noi un momento profondamente toccante e significativo. Lo abbiamo ricevuto poco dopo la scomparsa di nostro padre Alfredo, fondatore dell’azienda, vivendolo come un riconoscimento alla sua storia, al suo sacrificio e a tutto ciò che ci ha insegnato. Con grande commozione, ci siamo fatti forza e lo abbiamo accolto come un tributo sincero alla sua memoria.
Dal punto di vista professionale, il premio ha avuto un forte impatto sia in termini di visibilità che di orgoglio territoriale. Villagrande Strisaili è sempre con noi. I prodotti della Pan-Dem raccontano questo territorio, i suoi saperi, la sua longevità. Non a caso il nostro pane si lega a un paese che detiene un primato mondiale di centenari maschi, certificato nel 2014.
Il riconoscimento ha attirato l’attenzione dei media e delle scuole, che ci hanno chiesto visite in azienda e interviste. Inoltre, ci ha dato modo di confrontarci con altri produttori sardi di eccellenza, condividendo esperienze, sfide e soluzioni comuni. Un’occasione di crescita, sotto ogni punto di vista.

Come è cambiata nel tempo il gradimento di “Su Pistoccu” da parte del pubblico e quali emozioni vi suscita mantenere viva questa tradizione?
Quando iniziammo a produrre Su Pistoccu negli anni Settanta, era considerato un prodotto di nicchia, quasi esclusivo dell’ambiente domestico. Nessuno, all’epoca, lo proponeva sul mercato.
Oggi, invece, il pubblico lo ha riscoperto come simbolo identitario della Sardegna e della sua cucina. È diventato un prodotto richiesto, apprezzato per la sua versatilità e per la sua capacità di raccontare la storia di un territorio.
Per noi, mantenerlo in produzione significa custodire una memoria collettiva e dare continuità a un sapere che non può essere dimenticato. Ogni volta che un cliente ci dice di aver ritrovato in quel pane i sapori dell’infanzia o le abitudini della nonna, proviamo una soddisfazione autentica, quella di chi riesce a far rivivere emozioni attraverso il proprio lavoro.

Quali sono le principali sfide che incontrate nell’equilibrare l’innovazione tecnologica con il mantenimento dell’artigianalità e dell’autenticità delle ricette storiche?
La sfida più grande è proprio quella di mantenere inalterata l’anima del prodotto, pur adottando macchinari moderni che alleggeriscano il lavoro fisico dei nostri collaboratori e permettano una maggiore efficienza produttiva.
Negli anni abbiamo investito molto in tecnologia, ma mai a scapito della qualità o dell’autenticità. Il segreto è tutto nella scelta delle materie prime, rigorosamente locali, e nel rispetto delle caratteristiche originarie dei prodotti.
L’“artigianalità” per la Pan-Dem non significa rifiuto del progresso, ma saper adattare l’innovazione alle esigenze di una tradizione che merita di essere rispettata. I nostri pani storici, come S’Angule e Sa Turredda, continuano ad avere una lavorazione attenta e manuale nei passaggi cruciali, affinché non perdano la loro identità.
Il panettone alla birra artigianale rappresenta un’innovazione unica. Come nasce questa idea e quali sensazioni volete trasmettere ai consumatori attraverso questo prodotto così particolare?
La linea dei panettoni è una parte importante della nostra produzione da oltre vent’anni. Abbiamo iniziato con i gusti classici – mandorlato, cioccolato, farciti – e poi, con la voglia di sperimentare, è nata l’idea del panettone alla birra artigianale.
La birra dona al panettone una porosità e una leggerezza sorprendenti, contribuendo a una lievitazione naturale che lo rende più digeribile. Ma ciò che lo rende davvero speciale sono i sentori aromatici delle birre sarde utilizzate, ogni boccone racconta qualcosa di inaspettato, un connubio tra dolcezza e note tostate che incuriosisce e conquista.
Con questo prodotto vogliamo trasmettere stupore, originalità e, allo stesso tempo, un forte legame con il territorio. È il panettone più richiesto della nostra gamma, forse perché riesce a rappresentare bene il nostro modo di lavorare: innovare senza mai dimenticare da dove veniamo.

La storia della Pan-Dem snc è fatta di passaggi generazionali, scelte coraggiose e un radicamento profondo nella terra sarda
Oggi il Panificio Demurtas continua a crescere, grazie alla capacità di coniugare passato e presente, identità e innovazione. I riconoscimenti ottenuti, come quelli dei Sardinia Food Awards, testimoniano non solo la qualità del prodotto, ma anche la forza di una visione imprenditoriale che mette al centro il valore umano, la memoria e l’orgoglio territoriale. Un esempio concreto di come il sapere artigiano possa evolversi e restare, al tempo stesso, autentico.
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Intervista a Donato Ala Giordano Link