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Di Maria Antonietta Dessì

12 Marzo 2025

Di Maria Antonietta Dessì

12 Marzo 2025

Martedì 11 marzo, il Comitato Promotore del Pane Coccoi IGP ha organizzato a Cagliari, nella sede dell’Associazione Panificatori di Cagliari in viale Monastir 196, una conferenza stampa durante la quale ha presentato il percorso di tutela del Pane Coccoi e il relativo logo che distinguerà questa pregiata specialità isolana a livello nazionale e internazionale.

L’iter di acquisizione del marchio Pane Coccoi IGP è supportato dal progetto Horizon 2020 “ARSINOE”, finanziato dall’Unione Europea e coordinato dall’Agenzia Agris Sardegna.

L’evento è stato organizzato dalle 21 imprese di panificazione aderenti al Comitato che puntano all’ottenimento del più prestigioso marchio europeo in fatto di produzioni alimentari. Si tratta per la maggior parte di imprese storiche, leader nel settore presenti su tutto il territorio regionale con numeri significativi in termini di fatturato e dipendenti, che le rendono un tassello importante dell’economia locale e regionale.

Queste imprese hanno avviato, da diversi anni, un percorso di valorizzazione che ha portato all’attuale richiesta di tutela del Pane Coccoi, attraverso il marchio IGP. Nel contempo è stata intrapresa un’opera importante di animazione territoriale, con il coinvolgimento del mondo artigianale, agricolo e istituzionale, per richiamare l’attenzione verso una tipologia di pane tra le più rappresentative nel panorama gastronomico regionale e nazionale.

La produzione attuale complessiva degli impianti che fanno capo al Comitato Promotore è di circa 100.000 kg annui, per una media di poco meno di 7.000 kg all’anno per impresa, con estremi variabili tra 1.000 e 24.000 kg per anno, che si mostra costante negli ultimi tre anni, seppure in lieve diminuzione a causa dei problemi nel passaggio generazionale tra imprese e l’attuale scarso appeal del mestiere di panificatore.

L’acquisizione del marchio IGP rappresenta inoltre un’opportunità anche per il settore agricolo, in un periodo nel quale la cerealicoltura isolana attraversa un momento di grande difficoltà. È infatti nota la progressiva riduzione delle superfici e delle produzioni di grano duro in Sardegna, passate rispettivamente da una media di circa 92.000 ettari e 115.000 tonnellate nel triennio 2001-2003, a circa 25.000 ettari e 665.000 tonnellate nel triennio 2021-2023 e solo parzialmente compensate dalle rese, aumentate da 12,6 a 27,3 quintali per ettaro negli stessi periodi di riferimento.

Il marchio IGP potrebbe garantire il rilancio della coltura. Se da un lato la certificazione IGP non rende obbligatorio l’uso di materia prima locale, i panificatori sono consapevoli che i grani coltivati attualmente in Sardegna posseggono caratteristiche qualitative eccellenti per la panificazione, come attesta il successo di varietà selezionate da Agris quali Karalis, Nuraghe e la più recente Shardana.

Inoltre, la costruzione di filiere che coinvolgano agricoltori, molitori e panificatori locali ha un ruolo strategico nelle politiche europee di valorizzazione del territorio. E anche a questo, punta il Comitato Promotore della IGP del Pane Coccoi.

“L’importanza strategica delle filiere locali nella valorizzazione del territorio dal punto di vista economico e sociale e nel mantenimento della sicurezza alimentare, attualmente a rischio a causa dei cambiamenti climatici, è dimostrata dal supporto finanziario che il progetto europeo ARSINOE ha fornito all’iniziativa di acquisizione del marchio IGP per il Pane Coccoi”, come sottolineato dalla dottoressa Marina Monagheddu, Direttrice del Servizio per la Ricerca sui Sistemi Colturali Erbacei dell’Agenzia Agris Sardegna.

“La panificazione in Sardegna è un pilastro portante dell’economia e della società. Pur coinvolto negli ultimi decenni in profondi processi di rinnovamento e innovazione, il panificio resta il cuore delle realtà urbane, anche delle più piccole. Pertanto ogni progetto di valorizzazione e tutela, quello della IGP del Coccoi in primis, è un passo verso il futuro, a cui tutti i soggetti direttamente e indirettamente interessati, devono contribuire” ha dichiarato Gianfranco Porta, presidente del Comitato Promotore.

“Il progetto di acquisizione della IGP per il Pane Coccoi nasce dalla volontà di tutelare e valorizzare questo prodotto tradizionale sardo, che rappresenta un importante elemento del patrimonio culturale e gastronomico dell’Isola. L’ottenimento della denominazione consentirà di garantire l’origine e la qualità del Pane Coccoi, promuovendone la conoscenza e il consumo a livello nazionale e internazionale e una notorietà oltre Tirreno”, ha precisato Porta.

“Sono 3.456 i prodotti a marchio DOP e IGP in Europa e cubano complessivamente un valore alla produzione per 80 mld di euro. I prodotti italiani a denominazione sono invece 891 e incidono per il 26% su quelli del mercato unico. Le IG Italiane vantano il maggior peso e fanno del Bel Paese, il 1° Paese in Europa con 20,2 mld € alla produzione e 195.407 coinvolti.

Tra queste specialità a denominazione, si annoverano le isolane: Pecorino Romano DOP, Pecorino Sardo DOP, Fiore Sardo DOP, Agnello di Sardegna IGP, Olio extravergine di Oliva Sardegna DOP, Carciofo di Sardegna DOP, Zafferano di Sardegna DOP, Culurgionis d’Ogliastra IGP, Sebadas di Sardegna IGP” ha dichiarato la coordinatrice del Comitato Promotore Maria Antonietta Dessi.

“I prodotti a denominazione sono particolarmente graditi ad un mercato che non conosce crisi, che da decenni si incrementa senza battute d’arresto, nemmeno durante la pandemia. Siamo convinti che quello della IGP sia il giusto mezzo per valorizzare e promuovere il prodotto in ambito nazionale ed internazionale e che l’acquisizione della IGP porterà enormi vantaggi agli operatori della filiera, dal campo alla distribuzione, tutelando, nel contempo, il consumatore”.

Durante la conferenza stampa ha avuto luogo la presentazione del logo che accompagnerà ogni sacchetto o scatola contente un Pane Coccoi, assieme al logo della IGP.

L’occasione permette di riaprire al pubblico i locali recentemente ristrutturati dell’Associazione Panificatori di Cagliari, al momento in piena fase di rilancio.

Pane Coccoi IGP Link
Agenzia Agris Sardegna Link

 

Maria Antonietta Dessì

Classe 1972, cagliaritana d'adozione, ma orgogliosamente sanverese di origine, è laureata in scienze politiche. Da 25 anni consulente del credito a imprese e persone, è giornalista pubblicista per riviste di stampa specializzata in materia di agroalimentare.
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