L’enoturismo si rivela sempre più la chiave per la scoperta dei nostri territori da parte di connazionali e turisti stranieri.
Proprio per questo negli ultimi anni abbiamo visto fiorire diverse iniziative che seguono questa strada, ormai segnata e si susseguono per approfondire i mezzi e i metodi da mettere in campo.
Alla base del concetto di enoturismo c’è sicuramente la promozione territoriale attraverso tutto quello che le nostre regioni da sempre ci offrono.
Anche per supportare lo sviluppo di progetti a ciò dedicati, a Torrecuso in provincia di Benevento, domenica 8 settembre, si è conclusa la quarta edizione di Scoperte in Vigna 2024 passeggiata enoturistica a cielo aperto che ha visto un grande successo di pubblico e di partecipazione, destinata a diventare nel prossimo futuro vero e proprio itinerario di viaggio.
Quest’anno, il progetto “Alla scoperta della cucina caracciolina in Campania, fra palazzi, conventi, vicoli e masserie” ha visto realizzata la sua quarta edizione, grazie al finanziamento del Fondo Sviluppo Coesione FSC 2021-2027 della Regione Campania e del comune di Torrecuso.
Questa edizione ha rappresentato il momento ideale per cogliere il legame fra Napoli, capitale del Regno, dove le grandi famiglie si ritrovavano nei fastosi palazzi, e le loro corti.
A raccontare questo frammento di storia è stato il Duca Nicola Caracciolo, discendente di San Francesco Caracciolo Patrono dei Cuochi e compatrono di Napoli, che ha arricchito il press tour in bus scoperto con una storia di famiglia.
Il Duca ha raccontato aneddoti legati alla sua famiglia e al suo antenato San Francesco Caracciolo. Un santo divenuto alquanto particolare nel 1998, quando la Federazione Italiana Cuochi lo invocò quale suo Celeste Patrono.
Da allora il legame fra i Caracciolo e la buona tavola si è allargato alla grande tradizione agroalimentare ed enogastronomica mediterranea, di cui i cuochi italiani sono i grandi ambasciatori.
Scoperte in Vigna 2024 ha permesso ai visitatori di scoprire “con l’aria sul viso e la bellezza negli occhi” il meraviglioso Parco Regionale del Taburno Camposauro, e ammirare i vigneti tra degustazioni e visite culturali.
Mentre in piazza si sono posizionate le auto scoperte e gli equipaggi pronti per il tour in Vigna, a Palazzo Caracciolo si è tenuta la visita guidata a cura della dottoressa Loredana Orsillo della prima Pinacoteca d’Italia, unica nel suo genere, dedicata esclusivamente al mondo vitivinicolo.
Durante la visita, Roberta Garibaldi, Brand Ambassador & Keynote Speaker di Scoperte in Vigna 2024, Vice Presidente del Comitato Turismo del OECD (OCSE), Amm.re Delegato ENIT, ha affermato che una manifestazione come questa può suggerire dei percorsi e degli itinerari evidenziando punti di interesse ma anche percorsi paesaggisticamente interessanti, proponendosi come un’offerta assolutamente replicabile anche per i turisti.
Soddisfazione anche da parte di Geppino Tolino organizzatore e ideatore di Scoperte in Vigna 2024 che si è dichiarato entusiasta di questa edizione che ha esaltato il mondo dell’enoturismo e si è distinta per la presenza di partecipanti, giornalisti, blogger, influencer e tour operator e, ovviamente di un Brand Ambassador a livello mondiale quale appunto la dottoressa Garibaldi.
Oltre 30 le cantine partecipanti, seguite da degustazioni di prodotti tipici del territorio come la Salsiccia Rossa di Castelpoto e la pizza alla ciliegia del Monte Taburno.
Numerosi gli eventi che hanno arricchito la manifestazione, tra cui la Notte Rosa con la degustazione dei Rosati del Taburno, la visita della Pinacoteca italiana dedicata totalmente al mondo vitivinicolo e il pranzo presso le Cantine.
Da menzionare il raduno delle auto giocattolo a cielo aperto “Scoperte in Vigna Children” dedicata ai bambini e il gruppo “Nico Falanghi” composto da giovanissimi divulgatori enoturistici del territorio.
A seguire le premiazioni degli equipaggi che si sono contraddistinti durante il tour, il Concorso Fotografico “Scatti in Vigna Professional”, la presentazione del libro “Calici&Spicchi” di Antonella Amodio.
Cultura unita all’enoturismo con l’nteressante la sosta al Ponte romano Foeniculum noto per le vicende storiche battaglia di Benevento dove morì Manfredi di Svevia le cui spoglie furono temporaneamente seppellite alla base della “grave mora” citata da Dante nella Divina Commedia.
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