Sang: torna il vino a Carife. E a riportarcelo, il vino, quello buono, sono due giovani cugini originari proprio di questo minuscolo paesino nell’entroterra della Campania, a 700 m di altitudine in mezzo all’Appennino.
Ma andiamo con ordine perché questa che state per leggere, non è solo il racconto di una neonata piccola azienda vinicola, ma è la storia, vera e appassionata di una domenica di vendemmia fatta di vento, uva, sole, amicizia, incontri e anche di “sangue”.
Riscoprire la vendemmia
Imparare dalla terra è un insegnamento che abbiamo dimenticato nel tempo, ma che dovremmo riscoprire. Un tempo sapevamo farlo: rispettare i ritmi della natura, apprezzare l’attesa e curare i suoi doni con attenzione. Vendemmiare non è solo una tradizione, è una sfida, una lezione di pazienza e fatica.
Vendemmiare, infatti, non è come lo ricordavamo da bambini, quando, durante una gita scolastica, si aveva la fortuna di schiacciare qualche grappolo d’uva. È una prova di forza, fatta di salite sotto il sole, vento e mani segnate dal lavoro. È una scommessa contro il tempo e la natura.
Sang in wine la scommessa di Andrea e Gianmarco
Anche Sang, l’azienda vinicola fondata da Andrea Loffa e Gianmarco Orlando, due cugini e amici fraterni, è una scommessa. La loro missione è il recupero di antiche vigne abbandonate a Carife, nella speranza di ridare lustro a un territorio che custodisce viti centenarie, veri e propri monumenti della natura. Prendersi cura di queste terre è un impegno fatto di duro lavoro, speranza e incognite: non sempre la natura premia, ma la passione spinge a perseverare.
Andrea e Gianmarco, con la loro azienda Sang, non hanno solo l’obiettivo di produrre vino. Sang è un progetto culturale che celebra la condivisione, la convivialità e il rispetto per la biodiversità. La loro filosofia si basa sui principi di un’agricoltura sostenibile, che tutela l’equilibrio naturale e valorizza il territorio.
In cantina, i vini prodotti sono il riflesso della loro visione del mondo: liberi da vincoli enologici, autentici, espressione di un approccio alla vita genuino e sincero.
La vendemmia itinerante
Ho avuto l’onore di partecipare alla vendemmia con loro, insieme a molte altre persone che vivono quotidianamente il rapporto con la terra. È stata un’esperienza fatta di fatica, ma anche di momenti di riflessione, risate e condivisione.
Abbiamo vissuto una vendemmia itinerante: tre sono stati i vigneti che abbiamo visitato e dai quali, non senza fatica, ognuno con le proprie forbici, tra un racconto e un’esclamazione di stupore ad ogni grappolo raccolto, sono state riempite tantissime cassette di uva.
Durante la vendemmia abbiamo ascoltato la storia di Sang, i ragazzi che ne fanno parte, un mondo intero che gli gira intorno.
Andrea e Gianmarco non sono soli: oltre la famiglia, padri e zii sempre presenti, ci sono gli amici, quelli del loro stesso paese, quelli che Carife ce l’hanno nel sangue anche se lontani. Chi vive a Parigi e fa lo stilista, chi a Napoli città, lavorando come archeologa. Il paese allontana ma il paese e la terra chiama, sempre. E unisce e crea legami. Eterni.
E nasce da qui quella convivialità e quella condivisione che contraddistingue ogni vendemmia. Che finisce ovviamente a tavola. Un’unica lunga tavolata di 28 persone, ognuna diversa, con la propria storia, professione e pensiero, ma tutte unite dalla passione per il vino e per il territorio.
Non chiamatelo solo vino. Dietro ogni bottiglia di Sang c’è molto di più: c’è cultura, c’è un profondo legame con la propria terra e c’è tantissimo impegno. Che qui, in mezzo a questi ragazzi, senti vivo, pulsare proprio come il sangue nelle vene.
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