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Graziella Frau è una figura di riferimento nel mondo della panificazione e delle tradizioni sarde. Con una carriera dedicata alla valorizzazione del pane come simbolo di cultura e identità, ha portato la Sardegna sulle tavole e nei cuori di molte persone, da un capo all’altro dell’isola e oltre.

Nota per la sua maestria nell’arte del pane e per il suo impegno nella promozione delle tradizioni locali, Graziella si distingue per la capacità di trasformare ogni suo progetto in un’opera d’arte che unisce innovazione e radici culturali.

Con una squadra di collaboratrici che condivide la sua stessa passione, Graziella non si limita a creare prodotti straordinari, ma costruisce ponti tra la Sardegna e il resto del mondo, grazie a eventi che celebrano non solo il pane, ma anche l’artigianato e le eccellenze dell’isola. Il suo impegno è riconosciuto e apprezzato anche a livello internazionale, come dimostrano i numerosi premi e collaborazioni prestigiose.

Questo marzo, con il World Bread Masters a Calangianus, Graziella realizza uno dei suoi sogni più grandi. Un evento che non solo mette in luce l’arte del pane, ma celebra la cultura, le tradizioni e il talento sardo su un palcoscenico globale, del quale ci racconta in questa recente intervista.

Graziella, il 14, 15 e 16 marzo Calangianus sarà il cuore pulsante di un evento straordinario, il World Bread Masters. Da dove nasce questa idea e come sei arrivata a realizzarla?

“È un progetto che coltivo da tempo. Ad agosto ho messo nero su bianco l’idea di un campionato mondiale di panificazione e l’ho proposto a Mirtó, un’progetto di marketing territoriale che si distingue per la valorizzazione delle eccellenze sarde”.

Quindi l’evento porta la tua firma fin dalle prime battute?

“Si, è un mio sogno. Purtroppo, però, come campionato non era fattibile, così, Mirtó lo ha trasformato in World Bread Masters, dando vita a questa iniziativa unica. Confartigianato Gallura e il Comune di Calangianus ci hanno sostenuto e accolto a braccia aperte, e questo evento sarà una vetrina straordinaria per l’arte del pane e per le tradizioni locali”.

Hai parlato del sostegno del Comune di Calangianus. Qual è il ruolo del borgo gallurese in questo importante appuntamento?

“Calangianus è una cittadina ricca di storia e cultura, conosciuta soprattutto per la produzione del sughero, ma anche per il suo legame profondo con le tradizioni sarde. È il luogo perfetto per ospitare un evento come il World Bread Masters, che unisce innovazione e tradizione. Il sindaco Albieri e tutta l’amministrazione comunale sono stati fondamentali nel supportare il progetto, garantendoci gli spazi e le risorse necessarie per realizzare un evento che non sarà solo locale, ma di respiro internazionale”.

Entriamo nei dettagli del programma. Cosa possono aspettarsi i visitatori?

“Saranno tre giornate dense di impegni, ospitate presso il Museo del sughero. Il 14 marzo ci sarà la presentazione dell’evento e della giuria e una mia dimostrazione delle tecniche di decorazione del pane. Il 15 sarà il giorno dedicato al giudizio dei pani. Ho invitato molti colleghi, e sarà un evento ricco di contaminazioni culturali, grazie alla presenza di panificatori provenienti da tutto il mondo, che porteranno pani tradizionali delle loro nazioni, mostrando la varietà e la bellezza di questo alimento universale. Il 16, invece, sarà il momento della premiazione, con una cerimonia che celebrerà non solo i vincitori, ma tutto il lavoro e la passione che ci sono dietro ogni creazione.
Ma non finisce qui. Avremo un’esposizione dei pani, che io e il mio team abbiamo realizzato con grande dedizione. Per rendere tutto ancora più speciale, indosseremo i costumi tradizionali sardi, un omaggio alle nostre radici. Ci sarà anche uno showroom all’interno del museo, dove Andrea Chessa, un amico e artista, creerà dal vivo parti di abito sardo, mostrando al pubblico l’abilità artigianale della nostra terra”.

Quindi un evento che celebra non solo il pane, ma anche l’artigianato e le tradizioni sarde. Puoi raccontarci di più sugli altri protagonisti che parteciperanno?

“Sì, sarà un vero e proprio viaggio attraverso la cultura sarda. Angela Mulargia, una cara amica e paesana, porterà la “pompia”, un agrume di Siniscola poco conosciuto ma unico nel suo genere. Una delle mie allieve presenterà scialli ricamati con motivi tradizionali, mentre Barbanera mostrerà l’arte dei tagliapasta decorativi. Avremo anche tanti artigiani che esporranno tappeti, gioielli e altri manufatti d’eccellenza”.

Graziella, tu puoi essere definita una custode delle tradizioni sarde. Come descriveresti il tuo percorso professionale?

“Da anni viaggio per la Sardegna e oltre, portando avanti progetti che uniscono innovazione e radici culturali. Lavoro con un gruppo straordinario di ragazze, che condividono con me il desiderio di creare qualcosa di unico. Ogni evento è una sfida, ma anche un’occasione per dimostrare quanto la nostra terra abbia da offrire al mondo”.

Il World Bread Masters sembra essere un coronamento di questo impegno. Come ti senti a vederlo diventare realtà?

“È una gioia indescrivibile. Questo evento, ha preso forma grazie alla proficua collaborazione con Mirtò, che ringrazio di cuore per aver concretizzato un sogno, esaudendo il mio desiderio di portare il pane, la nostra cultura e il nostro artigianato sotto i riflettori internazionali in un contesto bellissimo come quello del Museo del Sughero a Calangianus. Non è solo un evento, ma una celebrazione della Sardegna e del suo immenso patrimonio”.

Grazie, per aver condiviso con noi la tua storia e la tua passione. Non vediamo l’ora di partecipare a questo evento straordinario.

“Grazie a voi! Vi aspettiamo tutti a Calangianus, per vivere con noi un’esperienza indimenticabile”.

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Mirtò Sardegna Link

 

Sara Sanna

Caporedattore
Sarda, scrive da sempre di enogastronomia, da qualche anno in modo professionale. La passione per questi argomenti è una eredità preziosa della sua famiglia dove le tradizioni culturali si sono radicate in simbiosi col piacere di condividere e di godere della scoperta del buon cibo.
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