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Quale nome più adatto di Franciacorta Experience per il tour di degustazioni organizzato da Gambero Rosso insieme al Consorzio Tutela Franciacorta?

Tre appuntamenti per una serie di degustazioni, Masterclass e cene, in abbinamento al prezioso spumante italiano che deve il suo nome alla zona della Lombardia in cui viene realizzato.

Per quei pochi che ancora non lo sapessero, la Franciacorta è un meraviglioso fazzoletto di terra che si estende nella provincia di Brescia nei pressi del lago di Iseo e ricomprende 19 comuni che occupano un’area di circa 200 km quadrati.
A dispetto del nome che sembrerebbe rimandare ai cugini d’oltralpe, il termine Franciacorta deriva da “corte franca”, cioè zona libera da tasse e tributi.

Già intorno al 1200, infatti, i monaci benedettini coltivavano in zona le loro viti che, distinguendosi per l’alta qualità, meritarono un trattamento di favore che ne incentivasse la tutela e la successiva produzione. Curtae Francae divenne così Franzacurta per arrivare alla Franciacorta che noi oggi conosciamo.

Dai sedimenti di un antico ghiacciaio, nonché dal clima mitigato dalla presenza del lago, che attenua l’aria fredda proveniente dalla Valle Camonica, e dalle conseguenti giuste escursioni termiche, le viti traggono, da questo territorio morenico, tutti gli elementi necessari a renderle qualitativamente idonee a produrre vini d’eccellenza.

I rigidi disciplinari e un nutrito gruppo di imprenditori centrati e lungimiranti hanno fatto il resto, creando quella che oggi è una realtà enologica italiana di enorme portata e importanza.

La Franciacorta è oggi famosa in tutto il mondo per il suo spumante metodo classico di qualità.

Le uve utilizzate per gli spumanti di Franciacorta sono in prevalenza lo Chardonnay, il Pinot Nero e il Pinot Bianco.
Insieme a questi, è d’obbligo segnalare la riscoperta dell’Erbamat, vitigno autoctono che oggi rientra nei disciplinari di zona e che per lungo tempo è stato del tutto dimenticato.

La spiccata acidità di questo vitigno lombardo viene utilizzata per contrastare i cambiamenti climatici che hanno reso necessario modificare i periodi abituali di vendemmia delle altre uve concesse, in particolar modo dello chardonnay.

Per questi motivi legati in pratica all’innalzamento delle temperature, molti viticoltori hanno ripreso a produrre l’Erbamat il cui utilizzo riesce anche a legare ancor di più al territorio, gli spumanti che lo contengono in parte.

Il Consorzio di tutela del Franciacorta, insieme al Gambero Rosso, ha ideato il “Franciacortaexperience” un tour per portare in giro per l’Italia varie etichette in degustazione e promuovere così la conoscenza di questo prodotto.
Degustazioni, masterclass e cene in luoghi suggestivi dove provare e mettere a confronto, insieme a produttori, esperti ed enologi, questo vino versatile quanto raffinato.

In Campania il tour ha fatto tappa nella città di Partenope, presso i locali del Grand Hotel Parker’s, a Castellammare di Stabia nel suggestivo Yachting Club e a Vico Equense nei locali dello chef, già volto del Gambero Rosso, Peppe Guida.

L’appuntamento con lo chef Guida è stato infatti doppio, con una masterclass pomeridiana tenutasi presso il ristorante Stella Michelin Antica Osteria Nonna Rosa e una cena svoltasi successivamente presso Villa Rosa nella frazione Alberi.

Quattro le aziende in degustazione, rappresentative del territorio, ognuna con una sua prerogativa.

I vini in degustazione nella Masterclass:

1- Franciacorta Pas Dosè Zero di Vigneti Cenci. Azienda sita ai piedi del Monte Orfano, zona particolarmente vocata per la maturazione del Pinot Bianco. Le uve risentono della mineralità garantita dal territorio che diventa la loro prerogativa. In questo caso, l’etichetta in degustazione è realizzata con una percentuale del 70% di Chardonnay e il restante Pinot Bianco. La presenza preponderante dello chardonnay restituisce nel calice una verticalità e una freschezza interessanti.

2- Franciacorta Brut di Cantine Bosio. Azienda giunta alla terza generazione dalla fondazione da parte di Girolamo Bosio ad oggi. Siamo nella parte nord della Franciacorta, a pochi chilometri dal Lago di Iseo, zona in cui la famiglia Bosio realizza spumanti della DOCG Franciacorta nonché vini fermi da uve Merlot, Cabernet Sauvignon, e Cabernet Franc.
In questa etichetta troviamo il 90% di Chardonnay e un 10% di Pinot nero che, dopo un periodo di 18 mesi suilieviti, conferisce avvolgenza a questo calice fresco e agrumato.

3- Franciacorta Rosè Brut San Cristoforo. 10 ettari di vigneto per una produzione di solo Chardonnay e Pinot Nero. Siamo ad Erbusco, nel pieno dell’anfiteatro morenico che da vita alla Franciacorta e dove si incontrano tutte le condizioni che hanno reso grande questo territorio e il suo prodotto. In questo Rosè 100% Pinot Nero per conferire al calice una delicatezza estrema che si esprime in leggere note agrumate e sentori di piccoli frutti rossi.

4- Franciacorta Extra Brut Boschedor 2018 Bosio. Si torna nell’azienda agricola Bosio con questa etichetta 2018 di uno spumante che fa almeno 40 mesi di affinamento sui lieviti. Millesimato prodotto in perfetto equilibrio percentuale con i migliori chardonnay e Pinot nero dell’azienda che restituiscono una bollicina fine, elegante e mai scontata.

5- Franciacorta Satèn Brut 2018 di Bellavista. Con Bellavista incontriamo una delle espressioni più conosciute della Franciacorta. Azienda storica di Erbusco nata dall’intraprendenza di Vittorio Moretti, 207 ettari di viti di cui solo 40 dedicati al Pinot Nero. 100% Chardonnay per questo Saten che si presenta estremamente cremoso e vellutato e rimanda a note di pasticceria.

6- Franciacorta Riserva Vittorio Moretti 2016 Bellavista. L’eccellenza di casa Bellavista, chardonnay e Pinot Nero per questa cuveè realizzata da una vendemmia particolarmente favorevole. Uno spumante che rifermenta per 70 mesi con tappo di sughero ed esprime finezza e complessità con note minerali, sapide e agrumate.

7- Franciacorta Brut Nelson Cenci. Ancora i Vigneti Cenci per L’insolita Annata 2015, una cuveè prodotta in numero limitato di bottiglie solo in annate particolarmente favorevoli per l’azienda, senza aggiunta di liquer d’expedition. Dall’unione di Chardonnay, Pino Nero e Pinot Bianco uno spumante minerale, fresco e morbido con il supporto di una buona spalla acida.

8- Franciacorta Riserva Dosaggio Zero Celeste 2011 San Cristoforo. 100% chardonnay, prodotto in un unico ettaro per una produzione di solo 1000 bottiglie annue per questa riserva dedicata a Celeste, figlia dei titolari e presente alla nostra degustazione. Dosaggio zero, 72 mesi sui lieviti per un prodotto complesso e fine.

La degustazione è stata accompagnata da una serie di finger food realizzati dallo chef nonché padrone di casa.

 

Consorzio Tutela Franciacorta Link

Gambero Rosso Link

MEatingNews Link

 

Anna Orlando

Direttore Responsabile
Calabro-lucana di nascita, campana di adozione. Dopo una laurea in Giurisprudenza e molti anni di professione forense, finalmente realizza un (uno dei tanti) sogno nel cassetto e diventa giornalista pubblicista. La passione per il cibo e le collaborazioni degli ultimi anni fanno il resto.
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