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Cannigione (SS) – In un angolo autentico della Costa Smeralda, la pizza diventa un’esperienza culturale grazie al talento di Giuseppe Lapolla. Maestro pizzaiolo originario della Basilicata, oggi è la figura di riferimento assoluta nel panorama della pizza gourmet europea.

Con oltre vent’anni di esperienza e una carriera costellata di successi internazionali, Lapolla è la mente creativa della storica Pizzeria Da Serafino e Giovanni a Cannigione, in Sardegna, dove da quasi due decenni porta avanti una visione che unisce rigore tecnico, innovazione e valorizzazione del territorio.

Eccellenza premiata

Con sei titoli mondiali conquistati in diverse discipline (freestyle, senza glutine, piccante, in teglia), una medaglia di bronzo ai Pizza World Games di Las Vegas, e l’ambito Disco d’Oro ricevuto nel 2025 al Teatro Ariston di Sanremo, Giuseppe Lapolla è anche l’unico pizzaiolo in Europa ad aver ottenuto il riconoscimento delle Tre Stelle, simbolo di qualità, professionalità e creatività.

Dal 2023 al 2025, per tre anni consecutivi, ha ricevuto anche il prestigioso Premio “L’Arcimboldo Tre Pennelli”, che celebra l’eccellenza nel mondo del food e premia quei pizzaioli che, come l’omonimo pittore del Cinquecento, trasformano ingredienti semplici in autentiche opere d’arte. Un riconoscimento che ne certifica la capacità di fondere sapientemente tecnica, estetica e gusto.

Tecnico, ricercatore, innovatore

Oltre al suo ruolo in pizzeria, Giuseppe Lapolla è tecnico farine per Le 5 StagioniAgugiaro & Figna Molini, dove si occupa di Ricerca & Sviluppo per la sperimentazione e l’evoluzione di farine professionali. In questo contesto, unisce il sapere artigianale con l’approccio scientifico, diventando un riferimento per pizzaioli e professionisti del settore in tutta Italia.

Presso la Pizzeria Da Serafino e Giovanni, propone oltre 60 varianti di pizza, ciascuna pensata per offrire una combinazione armonica tra impasto e topping. Le sue creazioni si basano su farine macinate a pietra e a cilindri, impasti ad alta idratazione, fermentazioni lunghe con biga o lievito madre, e ingredienti selezionati tra eccellenze sarde e italiane. Dalle versioni multicereali all’integrale, fino alle gluten free, ogni pizza è progettata per un perfetto equilibrio tra leggerezza e intensità di sapore.

La filosofia della pizza come racconto identitario

“La pizza è molto più di un piatto: è una narrazione, un gesto d’identità”, spiega Lapolla. “Ogni impasto, ogni scelta di farina, ogni combinazione di ingredienti racconta un territorio, una cultura, una memoria. E soprattutto, lascia un’emozione”.
Per lui, la pizza è un linguaggio universale in grado di esprimere tradizione e contemporaneità. È uno strumento di divulgazione enogastronomica che può parlare a tutti, unendo palato, estetica e cuore.

Formare per tramandare

Il percorso di Lapolla si completa con un’importante attività didattica. È docente e formatore presso l’Agenzia Formativa Dante Alighieri e ogni anno accoglie giovani in pizzeria per trasmettere tecnica, rigore e passione. “Non tutti diventeranno pizzaioli, ma se riuscirò a lasciare in loro il rispetto per questo mestiere e la voglia di raccontare una storia attraverso il cibo, allora avrò fatto qualcosa di importante”.

 

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Redazione

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