Maria Grazia Frau, per tutti Graziella, è una Maestra che incarna la Sardegna più autentica. Artigiana del gusto e custode della memoria, ha fatto della sua arte — quella del pane artistico e della decorazione dolciaria — un ponte tra passato e futuro, tradizione e condivisione.
Il suo laboratorio di Siniscola, I Preziosi di Graziella, è un luogo dove la manualità incontra la fantasia. Dove le antiche ricette tramandate dalle nonne si fondono con la ricerca e la sperimentazione. È qui che nascono creazioni come “Sos Preziosos”. Dolci di straordinaria bellezza e profondità simbolica, realizzati con ingredienti legati al territorio e arricchiti da decorazioni che sembrano ricami.

Tra le sue passioni più grandi c’è la Pompia, agrume raro e misterioso che cresce solo nel territorio tra Siniscola, Posada, Torpè e Orosei. Dopo anni di studio, Graziella ha reinterpretato la ricetta tradizionale che la utilizza, inserendo nella farcia tutti gli agrumi — arancia, limone, mandarino, cedro — e presentandoli persino a Londra nel 2018, con l’aggiunta del mirto.
Ma la sua arte non si ferma alle preparazioni dolci. Infatti, Graziella è anche una delle principali esponenti sarde del pane rituale, “Su Pani pintau” il pane sacro delle feste tradizionali. Modellato a mano con pazienza e dedizione, viene decorato con simboli di rinascita e prosperità. Attraverso i suoi corsi, tiene vivo un sapere antico, trasmettendo alle nuove generazioni gesti, tecniche e significati profondi legati al pane e alla convivialità.
Di recente, Graziella Frau ha ottenuto un importante riconoscimento in un concorso internazionale, portando il profumo e l’arte della Sardegna sulle vette più alte. La professionista, ha infatti sbaragliato la concorrenza ai Campionati Internazionali FIEA 2025 (Federazione Internazionale Eccellenze Edible Art) e all’Olympic World Bakery 2025, conquistando una medaglia d’oro e un argento di grande prestigio. L’evento, svoltosi il 4 novembre ha visto Graziella competere con maestri provenienti da diverse nazioni, portando in gara l’essenza più pura della tradizione gastronomica sarda.

Una vittoria che lei stessa racconta con umiltà e stupore:
«Io non pensavo proprio di vincere. Sono andata solo per fare promozione sociale, per far conoscere la Sardegna i suoi sapori, la sua umanità, e le nostre persone. Mi bastava poter stringere la mano ai grandi maestri che seguivo da tempo. Poi ho conquistato il podio, e di questo sono felice e orgogliosa, ma non era quello il primo obiettivo.»
La sua partecipazione, spiega, è stata un’occasione per promuovere la Sardegna e la sua cultura. In questo modo ha dimostrato come dietro ogni creazione ci sia una storia, una comunità e un messaggio di appartenenza.
E questo impegno continua, con la partecipazione di Graziella all’Expo del Turismo Culturale di Barumini. Dove è stata tra le protagoniste chiamate a rappresentare la Sardegna artigiana e gastronomica. Un nuovo capitolo di un percorso che racconta la forza, la grazia e la sensibilità di una donna che, attraverso il pane e i dolci, celebra ogni giorno la sua terra.


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