Cagliari, 10 ottobre 2025 – Convegno di chiusura lavori e presentazioni dei risultati del Progetto MASTER
Ore 15.00 Presso Aula Zedda, Blocco I, piano 0, Dipartimento di Scienze Mediche e Sanità Pubblica Università degli Studi di Cagliari
Cittadella Universitaria S.S. 554 09042 Monserrato (CA)

Relatori
- Dott.ssa Elisa Pellegrino, Istituto di Produzioni Vegetali. Scuola Superiore Sant’Anna, Pisa Responsabile Tecnico Scientifico del progetto MASTER
- Dott. Emanuele Gosamo, agronomo e Innovation Broker del progetto
- Professor Luchino Chessa, Dipartimento di Scienze Mediche e Sanità Pubblica, Università di Cagliari
- Dott.ssa Cinzia Balestri, dirigente medico AOU Cagliari SS malattie del fegato Università di Cagliari
- Dott.ssa Alice Paribello, medico in formazione specialistica Università di Cagliari
- Enrico Lepori, Legale rappresentante della Sinis Agricola Consorzio Terre dei Giganti capofila del progetto MASTER
- Marco Asara, Lorenzo Moi, Marco Murru, Mario Santa Cruz, Antonio Sanna: referenti delle aziende agricole coinvolte, distribuite tra nord e sud Sardegna.
Il Progetto MASTER – Miglioramento della fertilità del suolo e biofortificazione dei cereali mediante l’uso di biostimolanti e selenio a supporto di prodotti utili al trattamento della steatosi, rappresenta una delle iniziative più avanzate nel panorama della ricerca agroalimentare in Sardegna.

Finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale della Regione Sardegna 2014-2020, il progetto è nato per affrontare una crisi strutturale della cerealicoltura regionale, con l’obiettivo di rilanciare la produttività del frumento, migliorandone la sostenibilità ambientale, la resa agronomica e il valore nutrizionale per la salute umana.
Tra il 2006 e il 2018, la Sardegna ha registrato un calo del 55% della produzione totale di frumento duro, passata da circa un milione di quintali all’anno a 581.240 quintali, e una riduzione del 69% delle superfici coltivate, scese da 67.680 a 20.670 ettari. Pur in presenza di un aumento della produttività unitaria del 75% (da 16 a 28 quintali per ettaro), la resa resta inferiore alla media nazionale. Questo quadro è aggravato dalla perdita di fertilità dei suoli, dalla volatilità dei prezzi del frumento locale e dalla crescente dipendenza dalle importazioni di grano estero, più stabile e remunerativo.
In tale contesto, il Progetto MASTER si è posto come un progetto pilota per la ricostruzione della filiera cerealicola sarda, attraverso la produzione di pasta e prodotti da forno innovativi – pane, pasta e biscotti – arricchiti di composti bioattivi e destinati anche alla terapia dietetica di pazienti affetti da steatosi epatica non alcolica (NAFLD).
Un approccio integrato e multidisciplinare
Coordinato scientificamente dall’Istituto di Produzioni Vegetali della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e dal Dipartimento di Scienze Mediche e Sanità Pubblica dell’Università degli Studi di Cagliari, il Progetto MASTER ha coinvolto otto partner tra aziende agricole, trasformatori e centri di ricerca. Il progetto si è distinto per l’approccio integrato e la capacità di connettere ricerca, innovazione e territorio. Questo al fine di ottenere alimenti con aumentate capacità nutrizionali e produttive che potessero essere inseriti nelle diete consigliate per la steatosi, e introdurre l’uso dei biostimolanti e dei biofortificanti (quali il Selenio) nella quotidianità produttiva agricola migliorando al contempo il benessere del suolo.
Obbiettivi
Gli obbiettivi del Progetto MASTER si sono articolati in quattro principali ambiti:
- Agronomici – Sviluppare tecniche di coltivazione avanzate per migliorare resa e qualità del frumento.
- Ambientali – Incrementare la fertilità del suolo, favorire il sequestro di carbonio e ridurre la lisciviazione dell’azoto.
- Salutistici – Produrre pasta e prodotti da forno con composti bioattivi in grado di trasferire benefici alla salute umana, contribuendo a migliorare le condizioni dei pazienti con steatosi epatica non alcolica.
- Economici e sociali – Aumentare la redditività e la competitività delle aziende agricole e dell’industria di trasformazione, riducendo i costi sanitari legati alla malattia.
Risultati scientifici e agronomici
Le prove sperimentali condotte in campo nelle aziende partner del Progetto MASTER hanno evidenziato che l’inoculazione di microrganismi benefici (batteri e funghi simbionti) e la biofortificazione con Selenio determinano un incremento significativo delle rese in frumento duro e tenero, in alcuni casi fino quasi al raddoppio rispetto alle parcelle di controllo. L’impiego di biostimolanti microbici ha inoltre migliorato l’efficienza nell’uso dei nutrienti, favorendo una maggiore resilienza delle colture agli stress ambientali.
Parallelamente, un ulteriore filone di ricerca ha analizzato il microbioma del suolo e delle radici, evidenziando come la diversità microbica e la presenza di microrganismi “chiave” contribuiscano ad aumentare la resilienza del frumento agli stress biotici e abiotici. Questi risultati offrono nuove prospettive per la gestione sostenibile della fertilità dei suoli agricoli, con benefici di lungo periodo per gli ecosistemi produttivi sardi.

Miglioramenti nutrizionali e impatto sulla salute
Sul piano qualitativo, le farine ottenute nell’ambito del progetto presentano un contenuto arricchito di antiossidanti e micronutrienti essenziali, in particolare selenio, elemento chiave per la salute umana grazie al suo ruolo nella protezione dallo stress ossidativo. I prodotti trasformati – pane carasau, pasta e biscotti – conservano il gusto della tradizione ma con un valore nutrizionale potenziato.
Parte di questi alimenti è stata utilizzata in un protocollo clinico sperimentale volto a valutare l’efficacia della dieta arricchita in selenio nel supportare pazienti affetti da steatosi non alcolica. I risultati preliminari evidenziano effetti positivi sul metabolismo epatico e indicano la possibilità di impiegare tali prodotti come alimenti funzionali a supporto della salute pubblica.
Un modello per l’agricoltura del futuro
I risultati del Progetto MASTER dimostrano come ricerca scientifica e filiera agroalimentare locale possano integrarsi per sviluppare sistemi produttivi più sostenibili e, al contempo, migliorare la qualità degli alimenti destinati al consumo quotidiano. La Sardegna si afferma così come un laboratorio di innovazione agroalimentare, capace di trasformare le sfide della nutrizione e della fertilità dei suoli in opportunità concrete per l’ambiente, la salute e l’economia rurale offrendo un modello replicabile per altre regioni italiane e del Mediterraneo.
I partecipanti al Progetto MASTER
- Sinis Agricola – Consorzio Terre dei Giganti
- Azienda Agricola Marco Asara
- Mulino Rubino di Lorenzo Moi
- Azienda Agricola Mario Santa Cruz
- Azienda Agricola Murru Marco
- Sa Perdaia Società Semplice Agricola
- Istituto di Produzioni Vegetali della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa
- Dipartimento di Scienze Mediche e Sanità Pubblica dell’Università degli Studi di Cagliari
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