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Pomodori rossi maturi su pianta in giardino

Di Anna Orlando

10 Agosto 2025

Di Anna Orlando

10 Agosto 2025

L’edizione 2025 del Pomodoro Cannellino Flegreo Tour, organizzato dall’azienda Cumadoro del gruppo Tammaro, ha celebrato l’inizio del raccolto al Parco Archeologico di Cuma, un evento quest’anno ancora più significativo. Non solo una visita guidata tra gli storici campi di cannellino e la straordinaria apertura della Città Bassa, ma anche la formalizzazione del Comitato Promotore per il riconoscimento della Denominazione di Origine Protetta (DOP) per questa antica eccellenza dei Campi Flegrei.

Persone passeggiano tra i campi al tramonto

Nasce il comitato per la DOP del cannellino flegreo

Con la sottoscrizione dell’atto costitutivo, il sogno della DOP per il Pomodoro Cannellino Flegreo si avvicina. Il Comitato è composto dagli agricoltori Generoso Colandrea (presidente), Vincenzo Tammaro (vicepresidente), Giovanni Tammaro, Vincenzo Di Meo, Nicola Laezza, Giuseppe Lanni, Ciro, Emilio e Franco Pignata. Tutti loro si impegnano a valorizzare questo frutto rosso che rappresenta storia, tradizione e futuro per il territorio flegreo.

Questa iniziativa non è solo un giusto riconoscimento, ma un passaggio fondamentale, uno strumento strategico per promuovere la filiera, creare economie di scala per i produttori e consolidare la qualità di una tipicità unica nel panorama orticolo campano.

Gruppo di persone al tour Pomodoro Cannellino Flegreo.

Non manca il supporto istituzionale

L’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo, ha sottolineato l’importanza del Pomodoro Cannellino Flegreo Tour 2025 come «percorso affascinante tra archeologia e agricoltura, dedicato alla scoperta della storia e delle caratteristiche di questo prezioso prodotto». La Regione Campania è al fianco del Comitato per la DOP, un passo cruciale per valorizzare questo “tesoro rosso”, i suoi produttori e l’intero territorio.

L’evento, patrocinato dal Parco Archeologico dei Campi Flegrei, dall’Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei e dal Comune di Pozzuoli, è entrato quest’anno a far parte di Gustosissimo Tour Fest, una rassegna enogastronomica itinerante che connette produttori e pubblico, trasformando gli eventi in “vetrine di qualità” per le eccellenze locali.

Tour organizzato in un sito archeologico tra gli alberi.

Giovanni Tammaro dell’azienda Cumadoro, organizzatrice dell’evento, ha evidenziato il ritorno del Pomodoro Cannellino Flegreo negli orti flegrei da quasi dieci anni, con una crescita significativa degli addetti e un aumento a circa cinquantacinque ettari coltivati nel 2025. «Non si tratta solo di un aumento della superficie coltivata, ma di una crescente attenzione a un prodotto che si sta imponendo sempre più sui mercati e che ci spinge con orgoglio a portare avanti l’iter per il riconoscimento della DOP,» ha affermato Tammaro.

L’incremento degli ettari coltivati è anche frutto delle azioni di riqualificazione e rigenerazione urbana previste dal Progetto Monterusciello Agro City (MAC), finanziato dall’Unione Europea e attivato dal Comune di Pozzuoli. Le costanti attività di promozione e divulgazione stanno garantendo una presenza sempre maggiore del Pomodoro Cannellino Flegreo nei mercati campani, italiani e internazionali, grazie anche alla partecipazione a fiere di settore in Spagna, Francia ed Emirati Arabi. Prosegue inoltre la collaborazione con Rossopomodoro, che inserisce il Cannellino Flegreo nei menu di diverse sedi in Italia e all’estero, offrendo al pubblico nuove occasioni per apprezzarne la qualità.

Gruppo di persone in una conversazione all'aperto

Un viaggio tra storia e agricoltura

La visita al Parco Archeologico di Cuma, che accoglie parte dei campi di Pomodoro Cannellino Flegreo dell’azienda Cumadoro, è stata guidata da Fabio Pagano, direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei. Dopo l’immancabile passaggio all’Antro della Sibilla, la vera novità è stata l’apertura straordinaria della Città Bassa, con le Terme del Foro, l’area dell’abitato greco-romano e la necropoli monumentale della Porta Mediana. Da qui, è stato possibile ammirare la straordinaria integrazione dei campi di pomodoro nel paesaggio archeologico.

«Il Parco accoglie sempre con grande interesse le attività promosse per la valorizzazione del patrimonio agricolo dell’area flegrea,» ha dichiarato Fabio Pagano, sottolineando come il sito archeologico di Cuma, con il suo eccezionale contesto naturalistico, conservi importanti tracce del paesaggio agrario e forestale flegreo, offrendo al visitatore un’esperienza singolare. La salvaguardia e la valorizzazione di questo patrimonio rientrano tra gli obiettivi prioritari del Parco.

Tour guidato in un campo, persone ascoltano.

Le caratteristiche uniche del pomodoro cannellino flegreo e la sua versatilità

Il Pomodoro Cannellino Flegreo si è perfettamente adattato al pedoclima locale, caratterizzato da terreni vulcanici e sabbiosi accarezzati dalla brezza marina, ed è per questo annoverato dalla Regione Campania tra i Prodotti Tradizionali Campani.

Il seme, custodito dall’azienda vivaistica Cumadoro del gruppo Tammaro, viene tramandato di generazione in generazione attraverso un processo di selezione dei pomodori migliori. Come illustrato dall’agronomo Michele Atonna (che ha guidato la visita ai campi insieme a Giovanni e Vincenzo Tammaro), i semi vengono essiccati al sole, conservati in luoghi asciutti e ventilati, e successivamente reidratati per la semina. La coltivazione adotta una tecnica manuale che utilizza il supporto tradizionale di canne e spago in juta o canapa.

Il raccolto va da metà luglio a fine agosto. Il frutto rosso ha una forma oblunga con una lieve strozzatura al centro e pesa tra i 15 e i 20 grammi. Il suo punto di forza è la buccia estremamente sottile, che lo rende ideale per la trasformazione senza necessità di pelatura. La polpa, spessa e soda, alla maturazione si presenta di un colore rosso intenso. Il gusto è un equilibrio perfetto tra dolcezza, acidità e sapidità, rendendolo estremamente versatile in cucina.

La distribuzione avviene principalmente sotto forma di conserve: pacchetelle, passate e confettura extra, vendute attraverso canali selezionati (piccoli distributori, botteghe di eccellenza, e-commerce) e anche direttamente dal produttore al consumatore.

Festa all'aperto con persone e luci appese

Degustazioni e collaborazioni d’eccellenza

Al termine della visita, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di degustare una variegata proposta di pietanze, sapientemente elaborate da cuochi, pizzaioli ed esperti del territorio, nel suggestivo contesto dei campi coltivati all’interno del Parco Archeologico di Cuma. Un vero tripudio di profumi, colori e sapori esclusivi.

Piante di pomodori rossi maturi in giardino

Tantissime le realtà del settore enogastronomico presenti alla serata

Diverse le proposte culinarie, sia dolci che salate, tutte ugualmente apprezzate.

Tra i presenti APCI Campania, Abbate, il Cannellino On The Road, BAKERY CALIENDO. Altre creazioni includevano l’Umami de I Caporale, la Lardiata Estiva di Casa Sarchiapone, e la Caprese Rivisitata di Caveau 14.

E ancora il Sorbetto Flegreo di Don Salvatore e l’Assoluto Di Pomodoro Cannellino Flegreo all’insalata di Esperia, Na Caprese di Essencia e la Tartare con pescato del giorno di Punto Nave e la Fresella Testarda de Il Testardo. Presenti ancora con le loro proposte sempre a base di Cannellino Flegreo Grajales, Klove, Maturo, Pigreco. Pizzaingrammi e Pizzalò, Re Impasto, Scirocco,  Salago e Sunrise.

L’offerta gastronomica è stata arricchita dalle confetture prodotte dai ragazzi della Bottega dei Semplici Pensieri di Quarto, dai latticini di Latterie Gargiulo di Gragnano, dai vini flegrei Uvadoro dell’azienda Cumadoro, dalle bevande di Perrella Distribuzione e dall’amaro Seneghe.

Turisti esplorano scavi archeologici all'aperto.

L’evento ha visto la partecipazione di numerosi giornalisti locali e nazionali, addetti ai lavori ed esperti del settore, che hanno potuto approfondire la storia, le tecniche di coltura, il valore economico e sociale e le opportunità di distribuzione del Pomodoro Cannellino Flegreo. Erano presenti anche associazioni di settore come Ebat – Ente Bilaterale Agricolo Territoriale e Confagricoltura Campania, con il presidente Fabrizio Marzano, a supporto dei produttori nel processo di valorizzazione del prodotto e nell’iter per il riconoscimento della DOP.

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Anna Orlando

Direttore Responsabile
Calabro-lucana di nascita, campana di adozione. Dopo una laurea in Giurisprudenza e molti anni di professione forense, finalmente realizza un (uno dei tanti) sogno nel cassetto e diventa giornalista pubblicista. La passione per il cibo e le collaborazioni degli ultimi anni fanno il resto.
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