Home

Esplora

Cerca

Ricette

Locali

Aggiungi qui il tuo contenuto offcanvas
Libri Untold su tavola apparecchiata con bicchieri

Di Iolanda Maria Irene Minasola

2 Agosto 2025

Di Iolanda Maria Irene Minasola

2 Agosto 2025

Nella splendida cornice dell’Hotel Raito, affacciato sulla Costiera Amalfitana con vista ampia sul Golfo, si è svolta l’anteprima di presentazione della guida Untold – Quello che non è ancora stato detto del vino 2026. Un evento firmato Decanto, che ha coinvolto stampa specializzata, vignaioli, operatori e appassionati per mettere a fuoco la qualità, il terroir e l’identità del vino italiano. Noi di MEatingNews eravamo presenti, in occasione della cerimonia di premiazione delle 108 cantine selezionate per la nuova edizione della guida.

Premiazione e identità dei territori

Durante la cerimonia sono stati consegnati numerosi riconoscimenti divisi per categorie, premiando tanto i vini quanto le aziende. Migliori cantine per regione, cantine emergenti, aziende a conduzione familiare, cantine da visitare, e naturalmente, i migliori vini secondo i criteri dei “Tre Cavatappi”. Tra i nomi premiati: Cantine del Notaio (Migliore Cantina da Visitare in Basilicata), Cantina di Venosa, Marisa Cuomo, Cantina Vezzoso, Santa Venere e molte altre realtà di riferimento nei loro territori. L’attenzione di eventi come Untold 2026 nel celebrare queste eccellenze è innegabile.

Un assaggio di territori – le masterclass

Due le degustazioni guidate in programma: “I vini delle due Sicilie” ha messo a confronto le espressioni vulcaniche del Sud Italia, dall’Etna ai Campi Flegrei. “Le vie del Barolo” ha esplorato cinque diverse declinazioni territoriali del Nebbiolo 2021. Due viaggi enologici diversi ma paralleli, accomunati dall’intensità del racconto del territorio, un’esperienza indimenticabile dell’evento Untold 2026.

Il mio percorso personale di degustazione

Da ex sommelier professionista con una carta in passato fortemente campana, per questa occasione, ai banchi d’assaggio, ho scelto di esplorare realtà di altre regioni. Ecco alcune etichette che mi hanno colpito rispettivamente per pulizia, precisione e personalità, più e due assaggi di specialità tipiche.

Ippolito 1845 (Calabria)
Tre etichette in assaggio: Pecorello, Cirò Bianco e Pescanera Rosato. Vini netti, puliti, senza sbavature. Il Pecorello si distingue per eleganza aromatica e finezza agrumata. Il Cirò si conferma un vino dalla struttura affilata, ma senza durezza. Il Pescanera è una bella sorpresa, delicato, ma con un tratto fruttato definito. Sono vini facili da proporre e ben costruiti.
 www.ippolito1845.it

Cantine del Notaio (Basilicata)
Qui si entra nel regno dell’Aglianico del Vulture, meno austero di quello campano, talvolta con un accenno di dolcezza. Il Sigillo è il volto intenso e profondo del Vulture. Il Rogito, rosato da Aglianico, ha corpo e freschezza ben bilanciati. Il Preliminare, bianco, è una bella scoperta: floreale, minerale, convincente.
 www.cantinedelnotaio.it

Elena Fucci – Linea Verha (Basilicata)
Una proposta moderna nella forma e rispettosa nella sostanza. I vini della linea Verha, si presentano con packaging minimal e nessuna capsula. Verha Rosato e Bianco sono dinamici, puliti e territoriali.
 www.elenafuccivini.com

La Tenuta di Giò – Azienda Agricola (Campania)
Ho assaggiato due diverse stagionature di formaggio, risultate entrambe valide, ma quella più stagionata ha lasciato il segno per intensità e persistenza. Una produzione artigianale radicata nella tradizione casearia dell’Alta Valle del Sele (Laviano, SA). Nel contesto di untold 2026, queste esperienze si possono apprezzare ancora di più.

Bradevi – Braceria e Gastronomia (Campania)
Una realtà multifunzionale tra bistrò, macelleria e gastronomia. Gli assaggi di salumi si sono fatti notare per qualità, gusto e lavorazione. Tradizione e tecnica si incontrano in prodotti ben eseguiti e immediati.

Untold 2026 racconta un’Italia del vino dinamica, consapevole e sempre più orientata a valorizzare il proprio patrimonio con linguaggi attuali.

È un evento che, al di là dei premi, diventa occasione concreta di confronto per chi il vino lo produce, lo racconta e lo porta nei calici ogni giorno. Tornare a casa con qualche etichetta in più da tenere d’occhio — e con il piacere di averne assaggiate di buone — è la migliore sintesi possibile di un’esperienza che vale il viaggio. Questo è proprio il cuore della filosofia di Untold 2026

Per informazioni sull’organizzazione e sul progetto editoriale, si può visitare il sito ufficiale: www.iconicagency.it

Iolanda Maria Irene Minasola

Sono stata sommelier professionista per oltre un decennio, lavorando nell’alta ristorazione e in importanti strutture ricettive. Ho vissuto tra tavole e cantine, affinando sguardo, palato e ascolto — un’esperienza che oggi si è trasformata in racconto. Scrivo di enogastronomia, accoglienza e cultura del gusto, cercando storie che sappiano parlare di persone e territori. Credo nell’ironia come forma di resistenza e nella bellezza come fatto politico.
Vedi tutti gli articoli
beviamoci-su, in-evidenza, vino","operator":"IN"}],"useQueryEditor":true,"signature":"d25e0480e9e0f7dc8f9d54c3b06a141d","user_id":1,"time":1746144913,"orderby":"rand","post__not_in":[10279],"tax_query":[{"taxonomy":"category","field":"term_id","terms":[3,1067,20],"operator":"IN"}],"paged":1}" data-page="1" data-max-pages="66" data-start="1" data-end="4">