In Sardegna, coltivare riso è una realtà agricola consolidata, capace di generare eccellenze riconosciute ben oltre i confini dell’isola.
Tra i protagonisti di questa evoluzione c’è la famiglia Ferrari, che da oltre mezzo secolo coltiva riso nella Piana di Oristano con rigore tecnico, passione contadina e una visione imprenditoriale sempre orientata al futuro.
La storia di Riso IFerrari inizia con Angelo Mario Ferrari, risicoltore esperto e instancabile, che dopo aver appreso il mestiere accanto al padre Giovanni — agricoltore bresciano giunto in Sardegna negli anni Sessanta — ha costruito una solida impresa , diventata punto di riferimento per la produzione di sementi certificate e per la commercializzazione di risi di altissima qualità.
Oggi l’azienda è guidata da tre generazioni della famiglia. Insieme ad Angelo Mario, i figli Giovanni, Daniela, Marinella, Carlo, e i nipoti Francesca e Davide, che collaborano in modo sinergico occupandosi di ogni fase della filiera, dalla selezione varietale alla gestione agronomica, dalla logistica alla comunicazione. Una realtà moderna, certificata per la produzione integrata e alimentata al 100% da energia rinnovabile, che continua a investire in innovazione tecnologica, agricoltura di precisione e sostenibilità ambientale.
Il risultato è un prodotto di eccellenza, coltivato nel rispetto del territorio e dei suoi equilibri. Risi aromatici come Artemide, Ermes e Apollo, varietà storiche come Carnaroli e Arborio, sono tutti espressione di una cultura agricola che unisce competenza, ricerca e cura artigianale. Un patrimonio da raccontare, perché dietro ogni chicco c’è una visione di agricoltura possibile, concreta e profondamente legata alla terra.

Potete raccontarci brevemente la storia della vostra azienda, la sua missione e i principali prodotti che offre?
La nostra storia nasce oltre 55 anni fa grazie a nostro padre, Angelo Mario Ferrari, pioniere della risicoltura in Sardegna e cofondatore della Sa.Pi.Se., una realtà leader nel settore sementiero italiano. Oggi, Riso IFerrari è un’impresa a conduzione familiare che unisce tradizione e innovazione, impegnata a coltivare riso di alta qualità nel cuore della Sardegna, rispettando l’ambiente e il territorio.
La nostra missione è garantire ai consumatori prodotti genuini, sani e sostenibili, attraverso un’agricoltura integrata certificata SQNPI e l’adozione di tecnologie all’avanguardia come l’agricoltura di precisione. Offriamo cinque varietà principali – Carnaroli, Arborio, Apollo, Ermes e Artemide – ciascuna con caratteristiche uniche, oltre alla nostra innovativa linea di snack “Le Nuvole d’Angelo”, 100% sardi, naturali e gluten free. Il nostro impegno è far arrivare sulle tavole un riso che racconta la storia, la passione e la qualità della Sardegna.
Qual è il significato e l’importanza del riconoscimento dei Sardinia Food Awards per la vostra realtà e come questo premio ha influito sul vostro lavoro e sulla vostra visibilità?
Aver ricevuto negli anni svariati premi ai Sardinia Food Awards è per noi un grande onore e una conferma del valore del nostro lavoro. Questi riconoscimenti, noti come gli Oscar delle eccellenze agroalimentari sarde, ci hanno dato una spinta enorme a proseguire sulla strada dell’innovazione sostenibile e della qualità.
I premi ricevuti hanno incrementato la nostra visibilità, aprendoci nuove opportunità di collaborazione e di mercato, ma soprattutto hanno rafforzato il senso di orgoglio e appartenenza che ci guida ogni giorno. È una testimonianza che la passione, unita alla ricerca scientifica e all’attenzione all’ambiente, è un modello vincente che può ispirare anche altri produttori.

La vostra è una vera impresa di famiglia, che coinvolge figli e nipoti, quanto conta, nella vostra visione, questo legame generazionale nel portare avanti la cultura del riso?
Il legame familiare è il cuore pulsante della nostra azienda. Ogni membro, dalla prima generazione a quella più giovane, porta competenze specifiche ma condivide un unico grande amore per la terra e per il riso. Questo confronto continuo tra esperienza e nuove idee è una ricchezza che ci permette di coniugare tradizione e progresso.
Il passaggio generazionale è anche un impegno a custodire un patrimonio culturale e produttivo che va oltre il semplice lavoro, è un’eredità da valorizzare e migliorare. Portare avanti l’azienda con l’entusiasmo che ha sempre spinto mio padre è un’avventura quotidiana.
Artemide ed Ermes sono varietà brevettate e ricche di proprietà nutrizionali, quanto ha inciso la ricerca nel definire la vostra identità produttiva?
La ricerca è stata fondamentale per definire la nostra identità produttiva. Grazie al Centro Ricerca e Sviluppo della cooperativa Sa.Pi.Se. (di cui, come già detto, siamo soci), sono nate varietà innovative come Artemide, un riso nero integrale ricco di antociani, e Ermes, il riso rosso integrale aromatico, anch’esso caratterizzato da un elevato contenuto di antiossidanti.
Questi risi non sono solo eccellenze dal punto di vista gastronomico, ma portano con sé benefici nutrizionali concreti, in linea con le esigenze di consumatori sempre più attenti alla salute. La nostra attenzione alla ricerca e al miglioramento genetico attraverso impollinazioni effettuate manualmente, ci permette di offrire prodotti sempre più innovativi e performanti (grazie al Centro di Ricerca e Sviluppo Sa.Pi.Se.).

Avete scelto una produzione certificata a basso impatto ambientale e alimentata al 100% da energia rinnovabile, quali sono le sfide e le soddisfazioni di fare agricoltura d’eccellenza in modo sostenibile?
Fare agricoltura a basso impatto, è una sfida che richiede impegno costante, investimenti e una grande attenzione al territorio. La nostra Certificazione SQNPI e l’autonomia energetica garantita dal nostro impianto fotovoltaico, testimoniano quanto la sostenibilità sia una scelta concreta e integrata nel nostro modello produttivo.
Le difficoltà non mancano, infatti è necessario bilanciare efficacemente risorse, tecnologie e rispetto ambientale, ma i risultati ripagano ogni sforzo. Il risparmio idrico e di concimi, ottenuto grazie all’agricoltura di precisione, la tutela della biodiversità nelle risaie e il poter offrire un prodotto sano e tracciabile sono fonte di grande soddisfazione. Siamo convinti che l’agricoltura del futuro debba essere responsabile e innovativa, e noi vogliamo continuare a essere partecipi e protagonisti di questa trasformazione.
La storia di Riso IFerrari dimostra che l’agricoltura sarda, quando supportata da conoscenza, innovazione e rispetto per l’ambiente, può competere ad altissimi livelli, offrendo prodotti distintivi e capaci di rispondere alle nuove esigenze del mercato e dei consumatori.
Con la scelta di puntare su tecniche di coltivazione responsabili, certificazioni di qualità e strumenti avanzati di monitoraggio – come i droni per il rilevamento dello stress idrico o i sensori multispettrali – l’azienda ha abbracciato un modello produttivo che guarda al futuro senza dimenticare le proprie radici.
La Piana di Oristano, con il suo clima favorevole e l’influenza del maestrale che mantiene le piante sane e robuste, continua a offrire condizioni ideali per una risicoltura di qualità, mentre la famiglia Ferrari rappresenta un esempio virtuoso di come un’impresa agricola possa crescere rimanendo fedele ai propri valori.
In un contesto sempre più attento alla sostenibilità e alla tracciabilità, Riso IFerrari è la prova concreta che innovazione e rispetto per la natura possono andare di pari passo. Ed è anche, e soprattutto, una storia di famiglia di chi ha creduto nella terra, l’ha coltivata con intelligenza e oggi la restituisce al consumatore sotto forma di un prodotto autentico, nutriente, rispettoso dell’ambiente e soprattutto molto buono.
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Intervista a Donato Ala Giordano Link