The Club House, un rifugio straordinario circondato da cipressi, con una SPA di lusso e cucina stellata.

Ci sono, magari un po’ fuori dalle rotte usuali, gioielli che già alla vista tolgono il respiro. Una strada delimitata da due processioni di cipressi guida verso un casale sorvolato da rondini come impazzite. Circondato da verde infinito, è immerso nel silenzio. Già dall’esterno se ne coglie la cura del dettaglio di una discrezione palpabile. All’interno non il lusso bensì la ricerca dell’unicità di arredi e decorazioni.

Se proseguirete la vostra esperienza alloggiandovi, scoprirete che questo è il fil rouge che accomuna tutti i settori di questa Casa. Decisamente importanti le stanze, spazi e dotazioni ampiamente degni della classificazione *****L che accoglie all’ingresso.
Silenzio, silenzio, tanto silenzio da chiedersi se sia tutto vero ciò che si vede, ma non si sente. Potrete godere di una dotazione SPA di assoluto valore e completezza dall’atmosfera soft, dove non mancano, come negli altri settori, cura e quel tocco di passione che ne fanno emergere l’unicità e tanta apprezzabilissima discrezione.
Poteva mancare l’aspetto enogastronomico? Certo che no e per non farsi mancare nulla, due le proposte: Osteria Il Tuscanico, dalla cucina tradizionale, al ricercatissimo “Il Visibilio, dove lo Chef Daniele Canella, mai sazio ricercatore e sperimentatore, propone un “blind menu” o se preferite un “menu a sorpresa” con una sequenza di numerose interessantissime portate e abbinamenti cibo – vino che non vi svelerò mai, ma che starà a voi scoprire ed apprezzare. Sequenza per completezza e varietà che definire sorprendente è riduttivo. Emozioni a non finire esplodono in ogni singola portata con la curiosità della successiva.

Piacevoli pause tra le portate permettono di apprezzare il panorama notturno, godendo della terrazza attigua. Quando si dice “vale il viaggio”. La veranda panoramica, che vi accoglie con 5 tavoli tondi volutamente spogli se non per una candida tovaglia che, portata dopo portata si completa e si arricchisce con piatti, posate e bicchieri differenti, non semplici complementi, ma parte integrante del cibo e vino che ospitano. Si comincia a mangiare con gli occhi, mai come qui si rivela essere una certezza, un’Innegabile verità.

Ogni piatto è “raccontato” con passione e competenza, risultato di quotidiano e costante confronto che coinvolge lo Staff. La curiosità, oltre che le aspettative, trovano conferme dell’eccellente livello qualitativo che si coglie. La Stella Michelin gli va un po’ stretta, chissà che un giorno, alla fine di quella processione di cipressi, non se ne accenda una seconda, sarebbe il giusto riconoscimento all’impegno che proprietà e collaboratori non lesinano.

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