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Di Eridion Gjetja

12 Novembre 2025

Di Eridion Gjetja

12 Novembre 2025

Tre giornate tra cultura, sapori e incontri nel segno dell‘accoglienza sarda

Barumini ha ospitato dal 7 al 10 novembre l’undicesima edizione dell’Expo del Turismo Culturale in Sardegna. Evento che rappresenta da anni un punto di riferimento per la valorizzazione delle eccellenze isolane. Promosso dalla Fondazione Barumini Sistema Cultura, l’Expo ha trasformato ancora una volta il Centro Giovanni Lilliu in un vivace crocevia di esperienze, dove cultura, artigianato, enogastronomia e turismo si sono intrecciati in un racconto corale della Sardegna più autentica.

L’atmosfera che ha animato il borgo della Marmilla è stata quella di una vera festa condivisa, fatta di incontri, sapori, dialoghi e scoperte. Centinaia di visitatori hanno attraversato gli stand dedicati ai siti culturali, alle imprese artigiane e alle produzioni agroalimentari locali, mentre nei diversi spazi si alternavano convegni, workshop, degustazioni e momenti musicali.

Il Premio “Betilo per la Cultura” e l’inaugurazione della mostra “Restituzioni”

La manifestazione si è aperta con l’assegnazione del nuovo Premio “Barumini – Il Betilo per la Cultura”. Istituito per valorizzare chi contribuisce alla diffusione del sapere, della creatività e dell’identità dei territori. Tra i premiati di questa prima edizione, personalità di rilievo nazionale come Giuseppe Fioroni, Onofrio Cutaia, Davide Usai, Laura Larcan, Patrizia Asproni, Giuseppa Tanda ed Elisabetta Scungio.

Ad accompagnare la cerimonia, la musica dei maestri Luigi Lai e Gavino Murgia e la voce di Maria Giovanna Cherchi, che hanno reso l’inaugurazione un momento intenso e profondamente identitario.

Sempre nella giornata d’apertura è stata inaugurata la mostra “Restituzioni. Dal patrimonio depredato al patrimonio restituito”, realizzata grazie alla collaborazione tra Fondazione Barumini Sistema Cultura, Comune di Barumini insieme al Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Cagliari, Soprintendenze di Cagliari e di Sassari, Soprintendenza archivistica, Direzione Regionale Musei della Sardegna, al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, ai Musei Sanna e Asproni e agli Archivi di Stato di Cagliari e Sassari.

Un percorso emozionale che racconta, attraverso reperti, immagini e documenti, la memoria collettiva dell’isola e l’impegno costante per la tutela del patrimonio archeologico e non solo, trafugato e recuperato grazie al prezioso lavoro delle forze dell’ordine.

Cultura, incontri e sapori della la Sardegna da vivere

Tra gli appuntamenti più attesi, il Workshop B2B, che ha visto 22 buyer internazionali provenienti da diverse regioni italiane, Europa e Nord America incontrare operatori sardi, amministrazioni e imprese turistiche per costruire nuove opportunità di collaborazione. Un confronto alimentato anche dall’Educational Tour, che ha portato i partecipanti alla scoperta dei paesaggi e dei borghi della Marmilla, da Gesturi a Genuri, da Tuili a Gergei, fino a Barumini, che ha ospitato l’EXPO.

Accanto ai momenti dedicati al turismo e alla cultura, ampio spazio è stato riservato al gusto e alla convivialità. Gli show-cooking e le degustazioni curate da MEatingNews hanno animato le giornate del 7 e 8 novembre con gli appuntamenti “Incontri di cibo e culture”. Protagonisti il maestro pizzaiolo Giovanni Cauli, Cristiana Sedda del ristorante La Balena di Cagliari e lo chef Marcello Sanna, Presidente Regionale della Federazione Italiana Cuochi.

Due giornate di gusto e scoperta che hanno accompagnato il pubblico in un viaggio tra sapori e storie dell’isola, valorizzando prodotti identitari grazie anche alla collaborazione di prestigiose aziende sponsor. Tra queste, la filiera del grano duro coltivato e trasformato in Sardegna Sardo Sole con la fregula e la pasta artigianale. Il Caseificio Podda con gli ottimi formaggi ovicaprini che hanno arricchito tutte le preparazioni. La Cooperativa Pescatori di Tortolì con l’eccezionale bottarga di muggine selvatico della Peschiera Reale D’Ogliastra 1316 e Arra, Sapori d’Ogliastra che ha portato in degustazione culurgionis e pardule.

A rendere l’esperienza completa, la degustazione guidata dal sommelier Fabrizio Abis con i vini delle Cantine Orro, Famiglia Demelas e Mastio Hofmann, in un perfetto dialogo tra cucina e territorio.

Laboratori tematici

Non sono mancati i laboratori firmati Slow Food, che hanno permesso ai visitatori di scoprire da vicino ingredienti, saperi e tecniche di lavorazione che fanno parte del patrimonio gastronomico sardo. In particolare quelle legate al pane e all’utilizzo del prezioso lievito madre. A completare il percorso, le dimostrazioni dedicate alla carapigna e al torrone servito caldo su cialda. Simboli di una dolce tradizione che continua a raccontare la Sardegna più genuina.

Dialoghi e musica

La seconda giornata è stata segnata da momenti di confronto culturale, come la conferenza “Identità? Sostantivo femminile plurale”, curata da Maria Antonietta Mongiu, e la presentazione del volume autobiografico del generale Luigi Lilliu, Lo scrigno. Storie, fatti, contesti, persone, con l’intervento del giornalista Giacomo Mameli.

A seguire, il convegno “Conservare il Pianeta: i siti naturali UNESCO come modello di sostenibilità” ha ribadito il legame tra tutela ambientale, cultura e turismo responsabile, accompagnato dalle voci del Concordu e Tenores Sa Madalena di Silanus e dalle launeddas di Franco Melis.

Università e territorio insieme per formare i futuri professionisti della conservazione

La giornata conclusiva, domenica 10 novembre, ha invece messo al centro i giovani con la presentazione del nuovo Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali dell’Università di Cagliari, promosso insieme alla Soprintendenza e alla Fondazione Barumini.

L’incontro, ospitato tra il Centro Culturale Giovanni Lilliu e il Polo Museale Casa Zapata, ha rappresentato un momento di approfondimento e dialogo sul tema della formazione e della tutela del patrimonio culturale. Dopo i saluti di Tiziana Pontillo, direttrice del Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali, del sindaco di Barumini Michele Zucca e del presidente della Fondazione Barumini Sistema Cultura Emanuele Lilliu, la coordinatrice del corso Rossana Martorelli, la manager Myriam Viglino, il ricercatore Marco Muresu e Alessia Pitzalis per l’Orientamento, hanno illustrato struttura e obiettivi del percorso formativo.

Il corso, volto all’acquisizione di competenze in ambito archeologico, storico, scientifico e tecnico-pratico, offre una preparazione completa che consente l’accesso a master di secondo livello, dottorati di ricerca e scuole di specializzazione.

La giornata di orientamento – organizzata da UniCa in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, la Fondazione Barumini Sistema Cultura e il Polo Museale di Casa Zapata – ha visto la partecipazione numerosa delle quinte classi degli istituti superiori del territorio. Per molti di loro, è stata un’occasione preziosa per avvicinarsi al mondo universitario e riflettere sul proprio futuro percorso di studi.

Un evento che unisce

Con 39 siti culturali espositori, 18 aziende dell’artigianato e dell’agroalimentare e un ricco programma di eventi collaterali, l’Expo del Turismo Culturale in Sardegna si è confermato un ponte tra territori, comunità e saperi.

Nel clima accogliente che ha caratterizzato le tre giornate, Barumini si è raccontata come capitale della cultura sarda, ma soprattutto come luogo di incontro e scambio, dove la Sardegna si riscopre e si proietta nel mondo.

Come ha ricordato il presidente della Fondazione Emanuele Lilliu, «l’Expo è il frutto di una visione condivisa, capace di unire passione e progettualità per costruire un futuro sostenibile basato sulla cultura».
Un futuro che, a Barumini, profuma di identità, di ospitalità e di Sardegna.

Grazie a chi ha reso possibile questa edizione

L’XI Expo del Turismo Culturale in Sardegna si è concluso lasciando un segno profondo di partecipazione e collaborazione. Il successo dell’iniziativa è il risultato del lavoro di squadra di operatori, istituzioni, produttori, volontari e sponsor. Con la loro dedizione e professionalità, hanno contribuito a dare forma a un evento capace di raccontare la Sardegna nella sua luce migliore.

Il Presidente della Fondazione Barumini Sistema Cultura Emanuele Lilliu

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Eridion Gjetja

Albanese di nascita ma sardo d’adozione, da molti anni vive a Cagliari dove si è laureato in Storia e Società. Giornalista, (albo stranieri) da sempre affascinato dalle cronache del passato, ama il mare, la scrittura, ma soprattutto il buon cibo. Dal 2018 collabora con il quotidiano albanese Koha Jonë con l’intento di raccontare la Sardegna ai loro lettori.
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