Mi chiamo Khadija e cona la mia ricetta Miramar, voglio portarvi là dove tutto è iniziato: il Marocco, la mia terra natale.
Cresciuta in una famiglia viaggiatrice, ho coltivato sogni diversi, ma la vita mi ha guidata verso la cucina un amore profondo che ha sempre accompagnato i miei passi, senza che me ne accorgessi.
Non mi definisco con un’unica etichetta, perché la cucina è infinita, proprio come la natura e le sue meraviglie. Per me, il cibo è arte, cultura e tradizione, un modo per raccontare storie e condividere esperienze.
Da bambina, il cibo era un gioco: mangiavo carote con Bugs Bunny, facevo la scarpetta con i fagioli di Lo chiamavano Trinità e imparavo a ringraziare la tavola con Charlie Chaplin. La mia famiglia ha sempre legato il cibo alla musica, ai film e alla poesia, insegnandomi che mangiare è un rituale che unisce.
Oggi so che non esiste la cucina “migliore”: tutto dipende da noi, dalla nostra storia e dalle scelte che facciamo ogni giorno. La tavola è un riflesso di noi stessi e del nostro viaggio.
Vi porto indietro nel 1994, nel periodo dello streetwear e del pop/teen pop. Vi presento Miramar, il piatto con cui ho vinto due premi.