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Italiana

Composta di Cipolle di Tropea

Da@Sara Sanna
CucinaItaliana
tempo120 minuti
Porzioni10 persone
DifficoltaFacile
Composta-di-cipolle-copertina-Crostini con formaggio e cipolle caramellate

Composta di Cipolle: un abbraccio dolce-salato tra mare e terra di Sardegna

C’è un momento, in cucina, in cui i profumi iniziano a raccontare una storia. È quello che succede quando le Cipolle di Tropea iniziano a stufare lentamente, sprigionando la loro dolcezza naturale, accarezzate dal Vermentino di Gallura Superiore DOCG (Siddùra) e dal sentore avvolgente dell’aceto balsamico.

La composta di cipolle che ne risulta, inizia a prendere forma in questo istante magico.

Questa ricetta è nata per caso, sfogliando un libro di cucina che riportava una preparazione che univa cipolle e vino bianco. Dopo varie prove, ho trovato la mia versione definitiva, profumata, morbida, intensa, con un equilibrio perfetto tra dolcezza, acidità e una punta piccante di senape. L’unico “effetto collaterale” è un aroma persistente in cucina per qualche ora… ma credetemi, ne vale la pena perché questa composta di cipolle ha conquistato molti palati.

La Cipolla di Tropea IGP, con il suo colore rosso vivo e la polpa candida e succosa, è la protagonista indiscussa nella composta di cipolle. Il suo gusto naturalmente dolce la rende ideale per una composta da servire con formaggi stagionati, arrosti o ricotta salata. Ma il mio abbinamento preferito resta quello con pane guttiau croccante, pecorino giovane DOP e foglioline di timo fresco. Semplice, essenziale, perfetto.

Suggerimenti di servizio

  • Su pane guttiau con pecorino giovane DOP e timo fresco
  • Con formaggi stagionati in un tagliere rustico
  • Come condimento per arrosti e carne alla brace
  • Su crostini caldi con ricotta salata o fresca

Questa composta è un piccolo scrigno di profumi. Il dolce della cipolla, l’eleganza del Vermentino, la profondità dell’aceto balsamico e il carattere della senape, creano un equilibrio che parla di Sardegna, da assaporare lentamente, magari con un calice dello stesso ottimo vino che l’ha vista nascere.

Siddùra Link

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Preparazione

Il riposo che fa la magia. Sbucciate e affettate finemente le cipolle. Trasferitele in una capiente pentola d’acciaio e unite olio, sale, vino, aceto balsamico e acqua. Mescolate e coprite. Lasciatele riposare almeno 6 ore in luogo fresco: questo tempo di macerazione permette agli aromi di fondersi e alle cipolle di ammorbidirsi. Ingredienti: cipolle, zucchero grezzo, senape, aceto balsamico
La lenta cottura. Aggiungete l’alloro e lo zucchero di canna. Accendete il fuoco e cuocete a fiamma bassa, mescolando di tanto in tanto, per circa 40 minuti, finché il composto non avrà assunto l’aspetto vellutato di una marmellata. Cipolle tritate in padella con spezie.
Il tocco finale. Fate la prova del piattino: se una goccia rimane compatta senza scivolare, la consistenza è giusta. Eliminate le foglie di alloro e unite a fuoco spento, la senape in grani. Per una texture più fine, date qualche colpo di mixer a immersione.
Invasatura e conservazione. Versate la composta bollente in vasetti sterilizzati, lasciando 0,5 cm dal bordo. Chiudete ermeticamente.
Potete eseguire: Inversione a caldo: capovolgere i vasetti subito dopo la chiusura e lasciarli raffreddare per ottenere il sottovuoto. Pastorizzazione: mettere i vasetti chiusi in una pentola con acqua fredda, portare a ebollizione e far bollire 20 minuti. Barattoli di conserva fatti in casa su tavolo fiorito.

Sara Sanna

Caporedattore
Sarda, scrive da sempre di enogastronomia, da qualche anno in modo professionale. La passione per questi argomenti è una eredità preziosa della sua famiglia dove le tradizioni culturali si sono radicate in simbiosi col piacere di condividere e di godere della scoperta del buon cibo.